REDAZIONE SIENA

’Franchi’ sul modello Udine. Ma servono soldi

Il piano per il nuovo stadio: confonto con gli amministratori friulani. Però la ’Dacia Arena’ è costata 50 milioni, molti garantiti dallo sponsor

di Roberto Borgioni

L’esempio da seguire per l’eventuale, nuovo, stadio ’Artemio Franchi’ è stato da tempo individuato nella ’Dacia Arena’ di Udine. Impianto confortevole, interamente al coperto, con seggiolini colorati e servizi di alto livello, realizzato con la demolizione del vecchio ’Friuli’ che era stato costruito per i Mondiali di Italia ’90. Un’idea ribadita dall’amministrazione comunale, che ha organizzato un confronto aperto per sabato 11 settembre. ’Stadio di Udine. Modello. La storia di un percorso’ è infatti il titolo dell’incontro in programma nella sala ’Italo Calvino’ del Complesso Museale Santa Maria della Scala a Siena. Oltre ai saluti del sindaco di Siena e dell’assessore allo sport e all’edilizia sportiva, Paolo Benini, sono previste le relazioni di Furio Honsell, ex sindaco del Comune di Udine; dell’ex segretario generale del Comune di Udine Carmine Cipriano e di Alberto Rigotto, ex direttore generale e attuale responsabile amministrazione,dell’Udinese calcio.

"Proveremo a porre le basi – sottolinea l’assessore Benini – per il futuro dell’impiantistica sportiva, in particolare per quanto riguarda lo stadio ‘Artemio Franchi’, partendo dal ‘modello Udine’ che è stato una delle pietre miliari per quanto riguarda il rinnovamento delle strutture calcistiche e non solo. Si sono rincorse tante voci sullo stadio di Siena, oggetto anche di alcune interrogazioni in consiglio comunale. Per questo assieme al sindaco e come amministrazione comunale abbiamo promosso questo incontro come primo passo per un percorso per tracciare il futuro del ‘Franchi’, prendendo come esempio chi ha già fatto questa esperienza e ci racconterà dunque il cammino seguito, gli ostacoli incontrati e come sono stati superati, sia dal punto di vista burocratico che da quello economico-finanziario. Sarà una base seria, concreta e di partenza per l’eventuale confronto tra amministrazione e l’attuale proprietà dell’Acn Siena, che ha manifestato più volte l’ intenzione di ristrutturare l’impianto. La società bianconera ha ottenuto la gestione dello stadio attraverso un bando che prevede, peraltro, la riqualificazione statica delle tribune per un importo di un milione e duecentomila euro che però esula da qualsiasi progetto futuro".

Ed è proprio sul progetto futuro del ’modello Udine’ che sta il punto. L’impianto friulano è costato 50 milioni di euro, importo coperto da Udinese Calcio e sponsor Dacia, che infatti ha dato il suo nome allo stadio. A Siena andrebbe fatta la stessa operazione, ma ovviamente va trovato il finanziatore. Per adesso, Comune e Acn Siena hanno deciso di procedere per gradi, partendo dal consolidamento statico e dalla riqualificazione di tribuna coperta e gradinata. La strategia, sulla carta, è chiara: prima la ristrutturazione dell’attuale ’Franchi’, poi l’eventuale ragionamento sulla realizzazione di una nuova e più moderna struttura. Sulla quale la partita è tutta da giocare.