
FiguriAmoci, l’album torna a marzo Viaggio fra i combattenti di Piazza
Sarà un nuovo viaggio nella storia di Siena, la quinta edizione di FiguriAmoci, dedicata, stavolta, a un altro imprescindibile tassello del mosaico del Palio, il fantino. Un viaggio, tra passato e presente alla scoperta del combattente di Piazza, protagonista sul tufo, talvolta amato, talvolta odiato, imprecato, portato in trionfo. Le figurine dell’album, molte delle quali inedite, ripercorreranno tra curiosità, aneddoti e ricordi l’evoluzione della figura del fantino, dalla fine del 1800 ai giorni nostri.
Anche per questo numero, che sbarcherà nelle edicole e nelle librerie di Siena e provincia intorno alla metà di marzo, la casa editrice Il Leccio si è avvalsa della collaborazione di professionisti e appassionati di assoluto livello, alcuni già ‘noti’ ai fedelissimi di FiguriAmoci, altri invece al debutto. A curare il progetto scientifico della pubblicazione sarà ancora lo storico Giovanni Mazzini, a occuparsi della parte grafica di nuovo Guido Bellini a cui è stato affidato anche il compito di realizzare l’opera in premio nel concorso interno all’album: come negli anni precedenti, i collezionisti saranno impegnati nella ricerca delle figurine speciali che stavolta rappresenteranno, manco a dirlo, un nerbo.
Senza dimenticare la galleria Lombardi Arte di Stefano Fantini. Preziosi compagni di viaggio, per la prima volta a bordo della nave, Massimo Bianchi e Francesco Tiravelli. E non mancherà il contributo di un artista affermato a livello internazionale, il senese Benedetto Cristofani, già presente, con i suoi lavori alle Society of Illustrators of New York e Los Angeles, American Illustration, Communication Arts, e Autori di Immagini. E’ stato lui, a ‘portare’ nella Grande Mela la Torre del Mangia: la sua illustrazione è stata esposta alla mostra 3x3 e pubblicata nel 3x3 Magazine International Pro Show, un volume annuale nel quale trovano spazio le immagini ‘Merit Winners’. La Torre di Cristofani, attraversata da un arcobaleno, ha lanciato al mondo un messaggio di apertura, integrazione, inclusività.
Le foto, protagoniste dell’album sono invece dello studio fotografico Lensini - che detiene i diritti dell’Archivio Grassi -, dell’archivio Mario Appiani, di Fotostudio Gielle e dell’archivio privato Gianfranco Campanini.
Angela Gorellini