Asilo degli orrori, ex educatrice: "Ho visto tutto con i miei occhi"

L’inchiesta sui presunti maltrattamenti avvenuti dentro la struttura domiciliare di via Pisacane. Altre rivelazioni sull'asilo nido e sulla 'cattiva maestra'

Le indagini sul giallo di Vanzaghello sono affidate ai carabinieri

Le indagini sul giallo di Vanzaghello sono affidate ai carabinieri

Siena, 20 febbraio 2019 - «Ricordo che un giorno ho preso e sono andata via, non ce la facevo più. E’ stato uno degli ambienti di lavoro in cui mi sono trovata veramente male. Opero nell’infanzia da quando avevo 23 anni e ne ho quasi 32... E poi ho visto con i miei occhi quello che mostra il video ma anche altro. Di questa vicenda, però, non vorrei parlare ancora».

Racconta con sofferenza delle settimane, da metà settembre al novembre scorso, nell’asilo domiciliare di Tata Patrizia, in via Pisacane. Ha riferito già tutto ai carabinieri (compreso che non era stata pagata, a suo dire, correttamente) ed al pm Silvia Benetti che segue l’inchiesta sui presunti maltrattamenti avvenuti dentro la struttura domiciliare che hanno portato all’arresto della titolare Patrizia Madotto, ora ai domiciliari. Una vicenda che ha scosso Siena.

«Ho letto un annuncio che cercava una seconda educatrice, venni presa subito. Mi richiamò a breve. Guardi, mi creda i video sono soltanto dei frammenti. Una parte di ciò che avveniva lì dentro. Ci sono passate diverse ragazze e mi sembra strano che nessuna di esse abbia svelato niente», aggiunge la giovane educatrice che ha denunciato cosa avveniva all’interno della struttura, insieme ad un paio di mamme. Anche se il numero di chi punta il dito contro l’asilo dove venivano usate procedure poco ortodosse potrebbero lievitare perché, proprio in queste ore, più di una famiglia che aveva mandato il proprio figlio da Tata Patrizia sta valutando se presentare denuncia rivolgendosi ad un legale anche alla luce dei video che vengono mostrati ai genitori dai carabinieri.

«Sono stupita che dei maltrattamenti sui bambini nessuno abbia parlato, ripeto. Un conto è fare l’educatore, guidare i ragazzi. Un altro è tappare loro il naso per fargli aprire bocca per mangiare. Urla continue, umiliazioni ai piccoli. Se mi attendevo l’epilogo della vicenda? Sinceramente pensavo di essere sola e abbandonata. Tutti la dipingevano come una signora fantastica che usava il metodo montessoriano. Non potevo però non denunciare quell’ambiente... Mi diceva che non essendo madre non ero adatta. Se un piccolo cadeva per me bisognava andare lì e fargli una carezza, dargli un bacio».

L’ex collaboratrice che ha sollevato il velo sull’asilo di via Pisacane è stata ascoltata, come detto, dal pm Benetti che ha sentito anche un’altra delle ragazze, tutte giovanissime, che si alternavano a fianco di Patrizia Madotto. E adesso anche i genitori dei piccoli cominciano ad interrogarsi sul perché nessuna restava troppo a lungo. Il pm sta valutando anche la posizione delle collaboratrici dell’asilo nell’ambito dell’inchiesta.