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E-Novia investe su ricerca e start up senesi

I fondi della società milanese a Weart ed Existo per lo sviluppo tecnologico del sesto dito robotico messo a punto dalle aziende

SIENA

Sono due su tre, e si trovano a Siena, le startup su cui il fondo Cdp Ventur Capital ed e-Novia hanno scelto di investire per puntare sulla tecnologia al servizio del potenziamento umano e della realtà aumentata. Un investimento di 23,5 milioni complessivi, con 300mila euro come cifra massima destinata a ciascuna delle 40 startup in tutta Italia nel programma AccelerOra!, in cui rientrano anche Weart ed Existo, le due imprese senesi inserite nel portafoglio di e-Novia, società milanese di investimento che per prima ha messo gli occhi sulle tecnologie tattili dell’anello indossabile e del sesto dito robotico, figlie del SIRSLab, il laboratorio di Unisi.

"Per uno scienziato è una grande soddisfazione suscitare l’interesse degli investitori su linee di ricerca utili alla società" commenta Domenico Prattichizzo, professore ordinario di robotica di Unisi, direttore del SIRSLab e cofondatore di Weart insieme a Guido Gioioso che, con i fondi ricevuti, mira a "far crescere la società con nuovi sviluppi tecnologici in vista del lancio sul mercato" insieme a Giovanni Spagnoletti. Idee diventate brevetti di Unisi, cedute poi a e-Novia e alle due startup: l’anello tattile che restituisce la sensazione di poter toccare oggetti virtuali o reali a distanza riproducendo la percezione di interagire con gli oggetti e sentire la loro temperatura; e il sesto dito robotico, un supporto indossabile che permette di restituire la capacità di afferrare oggetti di uso quotidiano a soggetti con ridotta funzionalità della mano.

"Voce e immagini sono ormai digitalizzate, mentre la sensazione tattile no. Un paziente può tornare a fare operazioni manuali come aprire una bottiglia, bere un caffè o mettere il dentifricio sullo spazzolino, azioni non semplici da eseguire per i soggetti affetti da paresi - continua Prattichizzo – L’indossabilità permette inoltre di monitorare parametri vitali come la temperatura corporea o il battito cardiaco". Tecnologie brevettate, appunto, perché come spiega Prattichizzo "il brevetto è il ponte che collega il mondo della ricerca con l’imprenditoria favorendone gli investimenti", come quello portato a termine da Cdp ed e-Novia. E se l’Università di Siena e il SIRSLab, con i suoi 15 ricercatori e pubblicazioni scientifiche alla mano, sono un’eccellenza nel campo della ricerca sulle tematiche di tecnologia di impatto della manipolazione, nella ricetta del successo di Weart ed Exsisto sono state le idee brevettate a fare la differenza. "La creatività e l’innovazione, in un laboratorio di ricerca, si possono raggiungere solo con una profonda conoscenza scientifica, con la partecipazione di tutti i ricercatori. Sì, il SIRSLAB si muove controcorrente: per lo sviluppo del sesto dito abbiamo deciso di non seguire il trend delle protesi robotiche, molto in voga in questi anni, ma abbiamo rivolto la nostra attenzione ai soggetti con arto paretico, per creare un ausilio in grado di migliorare la qualità della vita di tutti i giorni".

Michela Piccini