Drago, i sassolini di Gotti "Lotto dell’Assunta più squilibrato di luglio I cavalli? Scelga il Comune"

Il capitano stigmatizza ’le parole a cui non corrispondono i fatti’ "Fantini, non sono cambiati gli equilibri dopo le Carriere 2023. E sarà così finché non si dà la possibilità di vincere a qualcun altro". . .

di Laura Valdesi

SIENA

"Abbiamo fatto un lotto dove tutti sapevano che Scompiglio avrebbe cercato Anda e Bola, Tittia invece Abbasantesa. Due cavalli che andavano il doppio. A luglio, nonostante tutte le polemiche, era dunque più omogeneo che per l’Assunta. Anda e Bola e Abbasantesa avevano le stesse qualità di Violenta". E’ passato ormai qualche giorno dall’ultimo palio della stagione ma qualche sassolino nella scarpa è rimasto ancora al capitano del Drago Jacopo Gotti. "Sì, lo ribadisco. Era più squilibrato ad agosto che a luglio il lotto. Anda e Bola ed Abbasantesa erano i primi cavalli, Zio Frac veniva considerato il terzo", conferma.

Gotti ce l’ha con i capitani?

"Ma no, solo con il modo in cui si parla e poi, alla fine, si arriva a scegliere male. Guarda, lancio una provocazione, spero che in futuro li scelga il Comune perlomeno ci dà tutti i migliori. Ribadisco, non ce l’ho con nessuno in particolare, soltanto con il modo di chiacchierare a cui non corrispondono poi i fatti".

Facile parlare quando non si ha la rivale.

"Per carità, è vero. Perché la fortuna ti arrida, però, devi lavorare tanto e avere soprattutto una mentalità vincente ed un primo cavallo. Puoi perdere, poi, perché la buona sorte ti ha girato le spalle. Ma questa è la filosofia. Un contradaiolo del Drago, come battuta, mi disse ’dì ai tuoi amici (i dirigenti, ndr) che se vogliono un lotto equilibrato devono togliere Tittia perché li sa montare tutti’. L’ha dimostrato, in effetti".

Allora aveva ragione Massimo Milani che Anda e Bola poteva competere con Violenta.

"Bisognava fidarsi di lui, meglio di tanti esperti che, come me, non se ne intendono. A luglio è partito di rincorsa ed era già dietro ai primi a San Martino".

Quale è l’insegnamento delle Carriere 2022 per Gotti?

"Che alla fine fa bene il Drago a cercare di puntare sempre all’obiettivo massimo. Occorre la mentalità vincente e avere ottimi rapporti con i primi fantini. Il resto, molto fumo e poco arrosto".

Primi fantini: allora i giovani?

"Se continuiamo a formare lotti come ad agosto saranno sempre i big ad alzare il nerbo. Se ai giovani dai gli ultimi cavalli possono anche spingere, metterci il cuore, come hanno fatto Tempesta, Tamurè e Bellocchio. Ma il senese medio dirà sempre ’quelli non sono all’altezza’".

Contento della prestazione di Tempesta su Vitzichesu?

"Non dimentichiamo che il cavallo l’anno scorso ha preso i materassi da solo. Alessio Giannetti, che è uno di quei ragazzi che merita il debutto, ha fatto con lui un grandissimo lavoro e si è visto. Era sano e in forma ma aveva quel passo. Anda e Bola era davanti, Scompiglio non aveva necessità di spingere, e nessuno dietro nonostante gli sforzi recuperava un metro. Alla mossa Andrea muove insieme agli altri ma Vitzichesu la rifiuta e nel Palio moderno già sei in deficit. La stalla ha lavorato in modo egregio, ha fatto tre giri e ci siamo potuti far vedere. Poi ci si crede sempre. Il bello del Palio di agosto? Alla fine è una corsa, ci può stare l’imprevisto".

Zio Frac ha vinto anche scosso.

"Un cavallo fortunato, lo riprenderei subito".

Un’ultima battuta sui fantini: il 2023 non ha cambiato gli equilibri.

"E non li muterà mai se non diamo la possibilità a qualcun altro di vincere. E per farlo serve il cavallo. Più buoni ci sono, maggiori sono le possibilità di veder emergere novità. Meglio montare uno che vuole farsi vedere con un primo cavallo che uno che vuole farsi vedere ma con l’ultimo".