Donazioni di sangue Chianciano al top ma il Covid le frena

Il presidente dell’Avis Claudio Cencetti rilancia "Necessarie per interventi e cure specifiche"

di Luca Stefanucci

Se ne parla forse troppo poco e gli appelli non sempre fanno breccia. Ma donare il sangue è un gesto fondamentale perché è sinonimo di vita e di speranza. E lo è ancora di più in questo periodo storico perché la pandemia, tra i tanti problemi causati, è riuscita anche a frenare le donazioni. La variante Omicron, in particolar modo, ci ha messo del suo tra positività e quarantene schizzate alle stelle che hanno portato a disdire diverse prenotazioni. Ma donare durante la pandemia è ovviamente possibile e nel sito dell’Avis ci sono tutte le informazioni necessarie. In Valdichiana una delle sezioni più attive e ben organizzate è quella di Chianciano Terme. Abbiamo fatto il punto della situazione con il presidente Claudio Cencetti. "Nel 2021 il bilancio della sezione di Chianciano si è chiuso in attivo. Abbiamo registrato 623 donazioni a fronte delle 615 del 2020 e del 2019. I donatori sono stati 355 e questo significa che molte persone hanno donato due volte. Siamo tra i primi a livelli provinciale ma ovviamente c’è sempre necessità di sangue e di nuovi donatori perché tanta gente ne ha bisogno". A Chianciano Terme i nuovi iscritti nel 2021 sono 24, di questi quasi la metà rientra nella fascia degli under 35 con una prevalenza femminile. Le donazioni si sono suddivise in 472 di sangue intero e di 151 di plasma. "Nel panorama del senese la nostra sezione va bene – aggiunge Cencetti – a livello provinciale si sono sommate 51 donazioni in meno". I dati regionali danno anche delle buone notizie. Ad iniziare dai 6.723 nuovi soci di Avis in Toscana, di cui 3.638 tra i 18 e i 35 anni: il ricambio generazionale va avanti. Ma l’ondata della pandemia ha spinto a chiedere un aiuto, servono rinforzi e i ragazzi possono dare tanto. Come ha sottolineato nei giorni scorsi la presidente di Avis Regionale Toscana Claudia Firenze, "dobbiamo sempre sottolineare con forza quanto sia importante che i giovani inizino a donare: non costa niente e rende fieri e felici di aver compiuto un gesto così importante per chi ha bisogno". A livello di donazioni targate Avis in Toscana sono state 110.787, l’1,9% in meno sul 2020 con un aumento però dell’1,7% delle prenotazioni e un calo importante negli ultimi giorni dell’anno. Un trend che conosce bene anche Cencetti. "Novembre, dicembre e gennaio - conclude il presidente di Avis Chianciano - hanno portato a numeri inferiori a causa dei positivi e delle quarantene. Rinnovo un appello ai donatori di sempre ed a quelli che non lo sono: tanta gente aspetta un intervento e il sangue è fondamentale per chi ha bisogno di cure".