Dodici ore di test dei Ris E il vicolo diventa un set

Dallo scanner 3D, passando per la pioggia artificiale fino al lancio del Sector. Tutte le perizie andate in scena dentro e sotto la stanza del manager

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Laser scanner 3D per acquisire una ’copia’ digitale di quello che fu l’ufficio del manager Mps. Ma anche il lancio di un orologio Sector, identico a quello indossato da David Rossi il giorno della sua morte e un’accurata simulazione di quello che i Ris definiscono ’atto preparatorio alla precipitazione volontaria’: cioè la simulazione della posa del piede di Rossi sul condizionatore sotto la finestra per vedere se il fan coil sia in grado di reggere o meno il peso di una persona simile a lui per costituzione. Sono alcune delle perizie e dei test che per 12 ore ieri i Ris hanno eseguito in vicolo di Monte Pio e nella stanza di Rossi in Rocca Salimbeni. L’obiettivo: scoprire cosa è veramente accaduto nei pochi minuti che hanno preceduto la morte del manager. Fra i test anche uno di ’trazione della sbarra’: è stato cioè attaccato alla sbarra di protezione delle due finestre della Rocca al terzo e quarto piano un peso per verificarne il punto di rottura.

Una prova analoga è stata messa a punto con i fili antipiccioni sulle finestre per capire, grazie a un dinamometro, quale sia la forza necessaria per la loro rottura. Le verifiche hanno riguardato anche il fronte telecamere di videosorveglianza: usando la stessa telecamere ancora presente nel vicolo si sono simulate le condizioni di videoripresa e illuminazione dell’epoca. La simulazione ha riguardato anche la pioggia artificiale a riprodurre quella del 6 marzo 2013 e il lancio di un orologio Sector identico a quello di Rossi. In questo caso l’obiettivo è stato capire se l’oggetto luminoso ripreso cadere vicino al corpo di Rossi quel giorno possa esser stato davvero l’orologio indossato (e dunque caduto dopo la morte) oppure un ’interferenza’ luminosa.