ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Dieci teatri monumenti nazionali. Ma a Sinalunga scoppia il caso

Il sindaco Zacchei: "Non avevamo dato alcun mandato, dubbi e perplessità sul rischio di vincoli futuri". Michelotti, FdI: "Tutto strumentalizzato per la campagna elettorale. Valore aggiunto per le nostre realtà".

Dieci teatri monumenti nazionali. Ma a Sinalunga scoppia il caso

Dieci teatri monumenti nazionali. Ma a Sinalunga scoppia il caso

È una ben strana baruffa, spiegabile (forse) solo con il clima preelettorale, quella che si è accesa intorno al procedimento di investitura del titolo di ’monumento nazionale’ per oltre quattrocento teatri in tutta Italia, dieci dei quali in provincia di Siena, in base al criterio dell’anzianità di servizio ultracentenaria, oltre ad altri requisiti. Se il centrodestra si è intestato la fetta principale del successo, con il deputato senese Francesco Michelotti che ha gratificato del risultato in particolare il capogruppo in commissione cultura e relatore della proposta di legge Alessandro Amorese, parte del Pd ha rivendicato l’intervento decisivo dei propri deputati (il sindaco di Colle Val d’Elsa Alessandro Donati, per esempio). E c’è anche chi, più ecumenicamente, ha sottolineato il "lavoro congiunto di maggioranza e opposizione" (il Pd dell’Emilia Romagna, per esempio).

Fin qui, tutto sommato, siamo nella norma, con note di soddisfazione ("importante riconoscimento", ha detto il sindaco di Siena Nicoletta Fabio) e anche richieste di capire se, oltre al titolo onorifico, saranno definite con certezza ricadute economiche per promuovere l’attività dei suddetti teatri, come ha fatto l’ex segretario Pd Zingaretti. E anche qui, niente di particolare se non dialettica politica.

Un po’ meno lineare quello che accade a Sinalunga, dove il sindaco Edo Zacchei - caso che dovrebbe essere unico, salvo aggiornamenti - ha espresso via social il proprio disappunto: "Ho dubbi e perplessità anche e soprattutto sull’opportunità di tale operazione, che non vorrei costituisse dei vincoli futuri nel libero utilizzo del Teatro Ciro Pinsuti".

Una voce dissonante - magari perché ha visto più lungo di tutti, chissà - nel coro generalmente concorde degli amministratori che hanno trovato le proprie realtà nell’elenco: in provincia, oltre ai Rinnovati di Siena e al Pinsuti di Sinalunga, figurano anche i teatri dei Varii e del Popolo a Colle di Val d’Elsa, degli Astrusi a Montalcino, Poliziano a Montepulciano, della Società dei Concordi a Montepulciano, della Grancia a Montisi, del Popolo a Rapolano Terme, degli Oscuri a Torrita di Siena).

Per capire la reazione stizzita di Zacchei bisogna però fare un passo indietro di poche ore, perché ad annunciare il riconoscimento è stato Mattia Savelli, consigliere di opposizione, esponente di Fratelli d’Italia candidato sindaco alle ormai prossime elezioni. "L’iter, iniziato su mia segnalazione ai deputati Michelotti e Amorese, è culminato con il voto favorevole... Sono felice di aver dato il mio piccolo contributo nell’esclusivo interesse di Sinalunga e delle sue bellezze troppo spesso sottovalutate e anche mal valorizzate", ha detto Savelli, chiamando di fatto in causa amministratori presenti e passati.

Apriti cielo. "Se qualcuno avesse fatto le dette sollecitazioni – ha ribattuto Zacchei – mi chiedo a quale titolo e con quale arroganza si possano segnalare beni facenti parte di un patrimonio pubblico senza che il detentore ne abbia dato mandato... In questo percorso ce l’ho con tutti, destra e sinistra, sono stati tutti oltraggiosi e arroganti".

Botta e risposta che chiama in causa anche la controreplica di chi, per primo, si era speso per promuovere il provvedimento: "Fa sorridere – ha annotato Michelotti – che un valore alto come quello della cultura venga strumentalizzato per fare campagna elettorale: il sindaco di Sinalunga, se lo vorrà, avrà tutte le delucidazioni sulle sue perplessità. Lamentarsi di un valore aggiunto per il teatro di Sinalunga, agli occhi dei cittadini, risulterà un vero assurdo".

E la baruffa sui teatri - soprattutto su quello di Sinalunga - prosegue.