Morte di David Rossi, il giallo della email. La commissione dispone una nuova perizia

Il presidente dell'organismo parlamentare, Zanettin: "Sarà affidato ai corpi speciali dei Carabinieri uno specifico e articolato quesito sulla questione"

Siena, 14 gennaio 2022 - Sulla morte di David Rossi proseguono gli accertamenti della Commissione parlamentare d'inchiesta. C'è la volontà di fare luce su una mail in cui lo stesso Rossi annunciava il suicidio. Facciamo un passo indietro. 

La relazione della polizia postale in cui si diceva che la mail in questione era stata "creata dopo la sua morte" è stata a suo tempo inviata dal gip di Genova, Franca Borzone, oggi in pensione, alla procura di Siena affinché ne valutasse la rilevanza investigativa. Gli inquirenti toscani hanno comunque archiviato l'inchiesta come suicidio, al quale non crede la famiglia dell'ex capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, precipitato dalla finestra del suo ufficio di piazza Salimbeni il 6 marzo 2013.

Il messaggio in questione è una delle prove chiave su cui si fonda la tesi del suicidio e proprio per questo, alla luce degli ultimi sviluppi, anche la Commissione parlamentare d'inchiesta che indaga sulla morte di Rossi affiderà appunto ai carabinieri una perizia per accertare se la mail è effettivamente falsa o no. Il messaggio è inserito in uno scambio tra Rossi e l'ex ad del Monte dei Paschi, Fabrizio Viola, avvenuto il 4 marzo, dunque due giorni prima della morte, e il contenuto è inequivocabile: "Stasera mi suicido, sul serio. Aiutatemi!!!". Solo che in questo alternarsi di messaggi la mail delle ore 10.13 di Rossi appare del tutto fuori contesto ed estranea allo scambio, che avviene sempre con i testi precedenti allegati, mentre in questo caso la mail è isolata. Ascoltato dai magistrati, Viola disse a suo tempo di non ricordare un simile messaggio, riconoscendo invece "tutte le altre mail scambiate con lui quel giorno".

Dai tabulati telefonici, inoltre, non risultano telefonate tra i due dopo le 10.13, ed appare incredibile che Rossi e Viola non si siano sentiti a voce dopo una comunicazione così drammatica, proseguendo invece via mail una normale conversazione. La Polizia postale ha trovato due versioni di questa mail, con la stessa frase, "ma entrambe hanno data di creazione il 7 marzo 2013" alle ore 11.41, e dunque il giorno dopo la morte. Invece, "il delivery time è del 4 marzo 2013 alle ore 10.13", si legge nella relazione degli investigatori. Che hanno segnalato questa "anomalia" agli inquirenti, già da molto tempo: la relazione è dunque finita tra gli allegati alla richiesta di archiviazione della procura di Genova che indagava sui 'festinì cui avrebbero partecipato i colleghi di Siena. Una volta archiviato questo procedimento il gip genovese ha ritrasmesso il fascicolo a Siena, ma non è noto che tipo di apprezzamento i magistrati toscani abbiano fatto del documento che svelava la falsità della mail.

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Indagini verranno ora fatte dalla Commissione d'inchiesta parlamentare sulla morte di David Rossi. La questione "merita di essere accuratamente approfondita in sede peritale, e, ove trovasse conferma, getterebbe un'ombra inquietante sull'intera vicenda", ha detto il presidente dell'organismo parlamentare, Pierantonio Zanettin. "Ho quindi convocato in via d'urgenza per mercoledì prossimo l'ufficio di presidenza della commissione per affidare ai corpi speciali dei Carabinieri, già incaricati della maxi perizia, uno specifico ed articolato quesito sulla questione".

La vedova di Rossi

"Domandatelo alla Procura della repubblica" . Cosi' Antonella Tognazzi, la vedova di David Rossi, risponde in maniera secca e perentoria all'AGI su cosa potrebbe accadere ora dopo la pubblicazione delle notizie sulle mail in cui Rossi scrive che si sarebbe suicidato. Ma sulle quali la polizia postale ha trovato anomalie riguardanti le date di creazione delle stesse. "Le risposte dovranno essere date da loro - sottolinea Tognazzi- da parte nostra abbiamo fatto una segnalazione evidenziando queste anomalie".