Da Siena ad Arezzo in meno di un’ora di treno

Progetto di passante ferroviario con un intervento da 30 milioni a Sinalunga lanciato dal presidente di Lfi Seri e dall’ex assessore Ceccarelli

Migration

Università e Scotte: sono i due poli di Siena che ogni giorno attiravano prima del Covid centinaia e centinaia di aretini e che dopo la pandemia risulteranno altrettanto fondamentali. Ma tra Arezzo e Siena, distanti appena una sessantina di chilometri, c’è di mezzo un collegamento ferroviario da anteguerra, ci vogliono per il viaggio quasi due ore in treno, un’enormità. Ecco allora che spunta l’idea di un collegamento diretto, idea lanciata dal presidente di Lfi Maurizio Seri e dal capogruppo Dem in Regione Vincenzo Ceccarelli.

In gioco ci sono i soldi del Recovery con i quali, spiega Ceccarelli, "sarà finanziabile la mobilità sostenibile nella quale rientra la ferrovia. Per questo avevo chiesto a Lfi di approfondire il progetto di collegare di la linea Pratovecchio Stia– Arezzo–Sinalunga, di proprietà della Regione, con la ferrovia che da Chiusi arriva a Siena".

Oggi per unire i due capoluoghi è necessario un cambio di treno a Sinalunga e il passaggio tra ferrovia elettrificata e non elettrificata sarebbe possibile grazie al contratto di servizio stipulato tra Regione e Trenitalia nel 2019 che prevede la fornitura di treni trimodali. E i tempi diminuirebbero sensibilmente. Afferma Seri: "Ci vogliono circa 48 minuti da Arezzo e Sinalunga, poi c’è la coincidenza per il cambio treno e altri 52 minuti per arrivare a Siena, in tutto poco meno di due ore. In bus occorrono 90 minuti, in auto fra i 60 e gli 85 minuti. La proposta è di realizzare un passante ferroviario di poche centinaia di metri a nord della stazione di Sinalunga attraverso un terreno agricolo in località Cappella, che colleghi le due ferrovie e consenta una percorrenza di un’ora tra Arezzo e Siena. Oltre al passante prevediamo la realizzazione di una stazione nel comune di Sinalunga per l’utenza cittadina. Il costo dell’intervento è stimato tra i 30-35 milioni".

Prosegue Seri: "Sarebbe un’importante novità che metterebbe a disposizione un servizio ferroviario aggiuntivo e una notevole crescita per Lfi che offre un servizio di mobilità essenziale in territori a utenza debole e crea lavoro e ricchezza".

L’iter prevede adesso l’incarico da parte di Lfi per un studio di fattibilità, a quel punto la palla passerebbe alla Regione per un progetto che sarà caldeggiato dallo stesso Vincenso Ceccarelli. Aggiunge il capogruppo Pd: "L’intervento rappresenta un’opportunità per la Toscana del sud perchè migliorerebbe i collegamenti tra due città importanti che ad oggi non sono adeguati, con possibili risvolti positivi per l’economia e i servizi. La Regione deve lavorare per finanziarlo con le risorse Ue".

S.R.