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Da Canterbury a Roma la via Francigena racconta i suoi milleottocento chilometri di storia

Ancora al giorno d’oggi è uno degli itinerari maggiormente percorsi da turisti e pellegrini.

In antichità l’unico modo per arrivare a Roma dal Papa era percorrere la via Francigena, nome dato dai Franchi. La strada è nata nel VI secolo per necessità strategiche dei Longobardi che avevano bisogno di collegare la loro città principale, Pavia, con i ducati centro-meridionali.

Ma ben presto divenne il principale asse di collegamento tra nord e sud Europa, percorsa da mercanti, pellegrini, eserciti, personaggi politici e della cultura. Ufficialmente il suo percorso iniziava dalla cattedrale di Canterbury e giungeva fino a Roma, ma in realtà proseguiva fino in Puglia, dove si trovavano i porti di imbarco per la Terrasanta.

La prima testimonianza scritta risale ad una pergamena dell’anno 876, conservata all’Abbazia di San Salvatore sul monte Amiata; viene poi descritta da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, che la percorse tra il 990 e il 994.

Oggi la via Francigena è diventata uno dei più suggestivi itinerari turistici d’Europa: è possibile percorrerla a piedi, in bici e parzialmente a cavallo. Si snoda per ben 1800 chilometri e ha 79 tappe, di cui 45 italiane.

Nel 1994 è stata dichiarata ’Itinerario Culturale Europeo’, assumendo una dignità sovranazionale.