Controlli al ponte sulla ferrovia. Le prime verifiche escludono la rottura di una tubatura

I tecnici di AdF proseguono nell’indagine. Comune alla ricerca dei motivi che hanno causato il ’vistoso deterioramento’ alle arcate del cavalcavia nei pressi della stazione.

In base alle prime verifiche dei tecnici di Acquedotto del Fiora, le infiltrazioni che avrebbero causato il ’vistoso deterioramento’ delle arcate del ponte sulla ferrovia, in strada di Vico Alto, non sarebbero legate a perdite da una tubatura. Una rottura si è verificata in un altro punto ed è già stata riparata, ma non ha legami con il punto interessato adesso dal danneggiamento.

I controlli andranno comunque avanti. E resterà per esempio da valutare se si tratti di infiltrazioni meteo, oppure se siano altri i motivi che hanno causato i problemi. Intanto la viabilità resta rivoluzionata, con l’impossibilità di accedere dal versante viale Sclavo e la limitazione in uscita da Vico Alto per i mezzi sotto le 3,5 tonnellate, con il passaggio sul ponte limitato al lato non interessato dal deterioramento.

Altra questione sarà poi l’intervento sul manufatto, di proprietà delle Ferrovie dello Stato perché le arcate appoggiano sulla massicciata a lato dei binari. Al Comune spetta invece, da convenzione, la conservazione del manto stradale superiore.

Al momento non si sono verificate ripercussioni sulla circolazione ferroviaria, tema non da poco perché da quel punto passano obbligatoriamente tutti i collegamenti verso nord. Bisognerà poi capire come si si muoverà per i lavori di recupero della struttura, in modo da non interferire con la linea ferroviaria e per restituire al regolare transito nelle due direzioni il collegamento verso Vico Alto e l’accesso al parcheggio della Mens Sana. Per ora, infatti, l’ingresso è consentito solo da Vico Alto o - obbligatoriamente per i mezzi sopra 3,5 quintali - dalla rotonda di via Giovanni Paolo II.

È presto ancora per indicare tempi e modi dell’intervento, che saranno delineati solo dopo la conclusione degli accertamenti tecnici e la definizione del tipo di lavori che saranno impostati.

Orlando Pacchiani