
Chiusi, spot sulle tombe etrusche: "Sono chiuse, il ministro lo sa?"
Il Ministero della Cultura pubblicizza sul proprio sito nazionale il Museo nazionale etrusco, la Necropoli di Poggio Renzo e la Tomba del Colle, salvo dimenticare che le ultime due sono chiuse dal 2021, dal tempo del covid. Ed è polemica. "Ringraziamo il Mic per questa pubblicità al nostro patrimonio, peccato che la Necropoli di Poggio Renzo e la Tomba del Colle siano ad oggi e da oltre 2 anni non visitabili. Proprio per questo che ad inizio anno abbiamo inviato una nuova lettera al ministro Gennaro Sangiuliano per chiedere che vengano riaperte le tombe, per chiedere che si tenga conto del valore storico e culturale di questi luoghi unici". Nel 2023, proprio a gennaio, il ministro era venuto di passaggio a Chiusi e aveva toccato con mano la situazione. Nei giorni a venire, il Comune aveva inviato una prima lettera e un corposo dossier al titolare del Mic. A marzo c’era stato anche un incontro a Roma col direttore dei musei nazionali, Massimo Osanna. Tante belle parole, ma nessun risultato concreto. Almeno fino ad oggi. Poi la "beffa" di una bella pagina pubblicitaria sul sito del Mic sulla quale alla fine, in piccolo, si legge una aggiunta frettolosamente aggiunta dopo la presa di posizione del Comune di Chiusi: "Ci scusiamo per il disagio. La Necropoli di Poggio Renzo e la Tomba del Colle sono temporaneamente chiuse per motivi di sicurezza. Ci scusiamo per il disagio". Sonnini non la manda a dire: "Tutto ciò sta producendo un danno enorme alla nostra città, per collaborare e facilitare la fruizione delle tombe abbiamo deciso di farci carico della ordinaria manutenzione delle aree interessate e abbiamo predisposto, a carico del bilancio comunale, una navetta che permettesse di accompagnare i turisti e i custodi, servizio che nonostante la condivisione con il direttore del Museo nazionale etrusco Vallelonga, che sta facendo un lavoro importante di coinvolgimento del territorio, non è stato ad oggi possibile attivare". C’è delusione nelle parole del primo cittadino: "Evidentemente tutto questo non è ancora sufficiente e non riusciamo a capire il perché. Con l’occasione abbiamo chiesto un ulteriore impegno al ministero per dotare il musei nuovo personale per consentire le aperture domenicali, sia di mattina che di pomeriggio, ma anche in questo caso ad oggi si è visto poco o niente. Non ci sono in Valdichiana altri musei nazionali, è prevista una nuova apertura a San Casciano, grazie alle recenti e straordinarie scoperte archeologiche. Ci auguriamo - conclude - che tutto ciò possa rappresentare un nuovo stimolo per il ministero al fine di non dimenticare l’importanza di Chiusi e speriamo di essere ascoltati dal ministro Sangiuliano e dal direttore Osanna in modo che si occupino una volta per tutte di questo problema".
Massimo Montebove