Chianciano, in vendita la Villa delle Terme

Opera dell’architetto Piccinato, risale al 1922 e ospita la direzione generale. Pubblicato l’avviso esplorativo: si parte da 860mila euro

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E’ in vendita per 860mila euro la villa che ospita la direzione generale delle terme di Chianciano. Pubblicato online l’avviso esplorativo per una manifestazione d’interesse per la vendita dell’immobile nel centrale Viale Roma. La proprietà pubblica ha deciso che quel bene non rappresenta uno strumento strategico ed ha deciso di procedere alla sua vendita con una asta pubblica. L’avviso pubblicato dall’Unione dei Comuni è proprio preliminare alla procedura di asta, grazie alla quale sul criterio del miglior prezzo in aumento rispetto all’importo stabilito in gara, provvederà ad assegnare il bene. Realizzato nel 1922 dall’architetto Luigi Piccinato, l’immobile era denominato Villa Rita Scanferla ed è situato in Via delle Rose ed ha una superficie di 857 metri quadrati.

E’ un bene vincolato, ovviamente, visto l’assoluto prestigio internazionale della sua firma ed ha al suo interno uno stile che risale all’epoca delle sua costruzione. L’assegnazione del bene sarà comunque provvisoria perché potrebbe essere proprio il Ministero della Cultura ad esercitare la prelazione su quella che oggi è comunque un’opera dell’architettura del primo Novecento. La manifestazione d’interesse scade il 3 settembre, ma sicuramente non si arriverà ad una sua assegnazione prima della fine dell’anno, a meno che da parte dei chiancianesi non ci sia una esplicita richiesta al Ministro della cultura Franceschini di salvaguardare l’immobile di pregio. Del resto la firma della Villa ha il valore di essere la prima opera di uno degli architetti simbolo della storia accademica italiana. Fra i molti suoi interventi è bene ricordare il progetto per la Stazione Centrale di Napoli e il progetto per il Concorso Nazionale per la Facoltà di Medicina e Chirurgia dove esaltò particolarmente il problema dell’ambientamento. Negli stessi anni la sua presenza è segnalata anche a Benevento, dove oltre ad un importante Piano Regolatore del 1932, costruisce anche la sede del Liceo Classico (1938), dallo stile asciutto, severo e privo di accenti decorativi, senza dubbio uno dei suoi edifici più rilevanti, sospeso tra metafisica e razionalismo. II premio INARCH Domosic gli viene assegnato anche nel 1961 per lo Stadio Adriatico di Pescara. Nel 1954 riceve il Premio Nazionale Olivetti per l’Urbanistica, motivato fra l’altro dall’"equilibrio fecondo" con cui egli seppe cogliere "gli aspetti storico-problematici e creativo-pratici dell’attività urbanistica". Adesso la sua prima opera è in vendita.

Anna Duchini