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Cena dei capitani vittoriosi. Giorgi e Bernardini: : "Uniti per il bene del Palio"

A tavola con colleghi, sindaco Fabio, Municipale e il nuovo dirigente dell’Ufficio. Omaggio con la frase del mitico Silvio Gigli ’Siena trionfa immortale’.

Cena dei capitani vittoriosi. Giorgi e Bernardini: : "Uniti per il bene del Palio"

di Laura Valdesi

SIENA

Brindisi con i capitani vittoriosi dei Palii 2023 nella sala delle Lupe in Comune. A fare gli onori di casa Alessandro Giorgi, che ha conquistato il successo per la Selva con Tittia sulla ’regina’ Violenta da Clodia il 2 luglio, insieme a Stefano Bernardini che ha reso invece indimenticabile per l’Oca l’ultimo inverno dopo il trionfo di Brigante e Zio Frac, giunto scosso al bandierino il 16 agosto. "Un clima splendido, buonissimo, quello che c’è fra noi capitani", sottolineano all’unisono i due dirigenti. Giorgi, in verità, ormai ex avendo lasciato il testimone ad Andrea Causarano. Presente ovviamente alla cena con gli altri due colleghi nuovi eletti rispettivamente nell’Aquila e nel Leocorno, Duccio Carapelli e Marco Minucci. A tavola con i capitani il sindaco Nicoletta Fabio, il nuovo comandante della polizia municipale Alfredo Zanchi e il dirigente dell’Ufficio palio Luigi De Rosa. Sul tavolo, per rendere indelebile il ricordo di due popoli, un omaggio scelto con cura da Giorgi e Bernardini dove campeggia la frase con cui il mitico Silvio Gigli chiudeva le sue cronache del Palio: ’E Siena trionfa immortale’.

Un concetto, quello sintetizzato nelle parole della voce della Festa, che è poi stato sottolineato, in modo sentito, dai capitani vittoriosi nel corso della serata indicandolo come obiettivo comune dei dirigenti. Che già viene perseguito, quello di rendere il Palio appunto immortale, ma dovrà essere così anche per il futuro. Un impegno costante. "Nel mio discorso ho rivolto poi un caro saluto ai capitani – spiega tra l’altro Giorgi – con cui è stato condiviso questo periodo, molto fortunato, per la Selva. L’auspicio è di continuare a difendere la Festa, tutti uniti perché è fondamentale trasferire alle nuove generazioni ciò che i nostri predecessori a loro volta ci hanno trasmesso". Per Giorgi la cena di mercoledì sera "è stata il passaggio finale di un lungo percorso durato nove anni, due da mangino e sette da capitano. In questi primi mesi trascorsi senza ricoprire il ruolo mi è apparsa ancora più evidente, se possibile, la rilevanza delle Contrade e del Palio per Siena. E la peculiarità positiva che rappresentano nel contesto in cui abbiamo la fortuna di vivere, dove gli elementi della socializzazione sono indubbiamente straordinari". L’importanza di fare quadrato "per continuare a preservare e tutelare la Festa" è stata ribadita anche da Stefano Bernardini. Che ha ammesso come la vittoria del Palio gli abbia "regalato sensazioni speciali, mai avrei immaginato a tal punto. Resteranno indelebili". Ricordando subito dopo che il suo mandato nell’Oca non è terminato e dunque il 2 luglio sarà di nuovo in Piazza. Per concludere la serata, poi, i dirigenti si sono spostati in un locale scherzando, in primis fra rivali. Clima buonissimo, per ora. Poi sarà Palio.