Castellina viaggia nel tempo E’ il dono dei Bianciardi

La nobile casata chiantigiana apre al pubblico il suo Museo Archivio. A disposizione di turisti e residenti foto e documenti in saloni di pregio

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Castellina raddoppia il numero dei suoi musei. A quello archeologico, nella Rocca medioevale del ‘300, affianca Palazzo Bianciardi, edificio monumentale in pieno centro, del tipico Rinascimento toscano, da sempre ‘culla’ dell’omonima nobile famiglia che ha messo a disposizione del pubblico il vasto archivio di documenti e foto: "Di fatto – spiega il sindaco, Marcello Bonechi – è come un libro aperto sulla storia di Castellina in Chianti. Sappiamo molto del Chianti medioevale, vediamo che cosa è diventato oggi, ma rischiamo di dimenticare che cosa era il Chianti nell’Ottocento o nel primo Novecento, per non dire anche in decenni a noi più vicini". E poi: "Se non tramandiamo la storia, è automatico che la si dimentichi tra le nuove generazioni, e questo non ce lo possiamo permettere", ha aggiunto il primo cittadino, aprendo al fatto che il nuovo museo è un gioiello per i turisti, ma è anche un’agenda per la gente del posto.

"Vanna Bianciardi, docente a Bruxelles, è stata a lungo assessore a Castellina Ha concluso – è scomparsa lo scorso anno, e adesso la famiglia, dopo aver rintracciato tutto l’archivio, intende renderlo fruibile. Volontà nobile che noi appoggiamo volentieri". La presentazione del Museo Archivio Bianciardi si è svolta nel corso di un convegno nella sede del palazzo in via Ferruccio 32, nel centro storico di Castellina e anima del paese chiantigiano. Oltre al sindaco e alla famiglia Bianciardi, sono intervenuti il governatore della Toscana Eugenio Giani ed altri sindaci del passato.

Giani nel suo intervento ha sottolineato: "Uno dei compiti primari del mio mandato è proteggere e aiutare a far conoscere il

patrimonio di una regione ricca di cultura come la Toscana, nel quale certamente rientra la colleziona esposta al Mab. Nel Salone dei Cinquecento sono raffigurati i territori chiantigiani, che dal 2021 sono candidati per l’iscrizione nella lista del patrimonio mondiale culturale e naturale dell’Unesco. Il Mab sembra essere un ottimo esempio delle ragioni che supportano e rafforzano questa candidatura".

E’ poi seguita la visita alla collezione privata ospitata al piano inferiore in via della Volte. Il concept del Mab è stato progettato e ideato come parte di un necessario rilancio turistico del territorio, comprendente anche una destagionalizzazione dei flussi. Stretta la sinergia con il Comune e l’Università di Siena che consentirà di creare una Start Up dedicata alla gestione e promozione dei beni culturali, attraverso la formazione di 3 giovani imprenditori.

Andrea Ciappi