"Caso Rossi, tre ipotesi su come è andata"

Il fratello del manager Mps presenta il suo libro: "La verità è di tutti, non solo della famiglia". In platea Migliorino: "In due mesi esiti maxi perizia"

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Non c’è una soluzione, nessuna rivelazione. Ma ci sono i fatti. Tutti. Rimessi in ordine, uno dopo l’altro. In fila. Questo è ‘David Rossi. I fatti. La verità è di tutti, non solo della famiglia’, il libro che ha presentato ieri sera, nella Sala Lorenzetti dell’NH Hotel della Lizza, Ranieri Rossi, il fratello del responsabile della Comunicazione del Monte dei Paschi trovato senza vita la sera del 6 marzo 2013, dopo essere precipitato da una finestra di Rocca Salimbeni. A introdurlo, il giornalista Daniele Magrini: "Questa vicenda ha cambiato la storia della città. C’è un prima e un dopo. E conoscere i fatti è un elemento chiave di questa storia. Troppo spesso si sente qualcuno che dice di sapere tutto. Di sapere più degli altri. Ma i fatti dicono un’altra cosa. Dicono che nessuno ha capito. Nemmeno gli inquirenti. La forza di questo libro è qui. Ci costringe a guardare i fatti. E a capire che dopo nove anni c’è ancora molto da fare per arrivare alla verità. Nel libro ci sono tre possibilità su come potrebbe essere andata, le tre più probabili; io ho preso in considerazione anche quella del suicidio,". Una sala piena.

Tra il pubblico anche Vittoria Ricci, la madre di Rossi, l’onorevole Luca Migliorino, membro della commissione d’inchiesta che ha seguito il caso, e Antonino Monteleone, della trasmissione televisiva ‘Le Iene’. Nelle pagine di Ranieri Rossi sono riportati documenti, atti e tante foto. Immagini forti. Quelle della scientifica, quelle dell’autopsia. "Una violenza per il lettore – afferma l’autore – ma pensiamo allora cos’è stato per la famiglia. Abbiamo dovuto subire tutto questo per capire e informare. Ognuno potrà farsi la sua idea, io ho concluso il libro avanzando quelle che ritengo le ipotesi più probabili". Accanto a Rossi, anche l’avvocato Paolo Pirani.

"Se dopo nove anni parliamo ancora dalla sua morte – ha detto il legale – è perché David Rossi ha fatto più comodo da morto che da vivo. Perché non si è più parlato della vicenda finanziaria, ma della sua morte. Due giorni prima aveva detto che sarebbe andato a parlare con la magistratura. E noi ancora parliamo di lui ma non del resto". Il libro è pubblicato da Effigi e i proventi delle vendite andranno a finanziare il Premio David Rossi, per giovani scrittori.

"Avremo presto delucidazioni – ha detto Migliorino, a margine della presentazione – su alcuni quesiti che abbiamo posto e attenderemo l’esito delle maxi perizie". E sui risultati ha aggiunto: "Dovrebbero arrivare a breve, ma dovranno essere analizzati dalla commissione con un lavoro molto serio. Lì capiremo se devono essere fatte altre domande. Penso che ci vorranno ancora un paio di mesi".

Riccardo Bruni