Casa Immacolata, addio a un pezzo di storia

Chianciano: la struttura chiude dopo 66 anni. Suor Letizia: "Resteranno ricordi bellissimi, ma c’erano troppi lavori da fare"

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Dopo 66 anni la Casa Immacolata chiude le proprie porte ed è un pezzo di storia che se ne va. A contattare La Nazione è Suor Letizia che con la sua voce leggera, educata e preziosa, non nasconde il proprio dispiacere, che poi è quello di tanti chiancianesi, per la fine delle attività in un posto a cui in molti erano fortemente legati. Una struttura elegante, in stile Liberty, che non passa inosservata percorrendo viale Dante, a due passi dal centro storico di Chianciano.

"Ristrutturazione, messa a norma, lavori da fare, sono i motivi che hanno portato la Congregazione alla chiusura", sottolinea Suor Letizia che in quelle stanze ha vissuto venti anni bellissimi della propria vita insieme ad altre suore che adesso da Casa Immacolata si sono trasferite sempre in case della Congregazione: chi a Chianciano Terme, come Suor Letizia, chi a Montepulciano e chi in Abruzzo. Ma il motivo per cui la suora ci ha contattato è anche per ricordare colui che aveva dato un’impronta specifica a questo posto: Padre Ildebrando Gregori, monaco benedettino-silvestrino scomparso nel 1985 ma i cui valori ed insegnamenti sono ancora intatti nel cuore delle Suore Benedettine Riparatrici del Santo Volto di Nostro Signore Gesù Cristo: "Padre Ildebrando Gregori – ricorda Suor Letizia – è stato un sostenitore dell’emancipazione femminile, aprì le porte della casa ai giovani, alle ragazze dagli 11 ai 17 anni che arrivavano da tutta Italia perché ci teneva alla formazione integrale della persona e quindi alla scuola e alla cultura. In quegli anni fu un innovatore". La struttura era anche un albergo dove veniva gente da tutta Italia, ultimamente soprattutto insegnanti ed operatori della scuola che si erano particolarmente affezionati.

La Casa Immacolata per tanti anni è stata un simbolo per i chiancianesi perché qui si sono svolte attività di catechismo e corsi pre-matrimoniali, un luogo di formazione, di fede e di vita in cui le persone, di tutte le età, hanno trascorso momenti felici e importanti. Non tutti a Chianciano sono ancora a conoscenza della chiusura della struttura ma chi lo ha saputo ha provato subito un sentimento di nostalgia nel ricordare quei giorni di gioventù che rimarranno indelebili. "Centinaia di bambini qui si sono preparati alla Prima Comunione e le ragazze si sono diplomate – aggiunge Suor Letizia – ma voglio chiudere con un messaggio di speranza: mi auguro che in futuro la Casa Immacolata possa tornare ad essere un punto di riferimento per Chianciano".

Luca Stefanucci