Bob Dylan all’Università, ‘Like a Rolling Stone’

Incontro con Carrera, traduttore ufficiale dei suoi testi, e Mossa che al cantautore, premio Nobel per la letteratura, ha dedicato il suo libro

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Ancora grande musica all’Università degli studi: quella di Bob Dylan, Nobel 2016 per la Letteratura, due Oscar, una lista di Grammy Award, con Alessandro Carrera, traduttore ufficiale dei suoi testi, docente University of Houston, e Mario Gerolamo Mossa, ricercatore, che al cantautore americano, fra i più importanti dei nostri tempi ha dedicato il libro ‘Bob Dylan & Like a Rolling Stone. Filologia, composizione, performance’, Mimesis. Appuntamento di ‘Incontri con gli Autori’ del Centro Studi Fabrizio De André, a cura della direttrice Giulia Giovani, del professor Francesco Stella dell’Università, patrocinio Società Italiana di Musicologia. in diretta sui canali Youtube e Facebook Università di Siena.

L’incontro del 16 aprile?

"Presenterò il mio libro - dice Mossa -. Incontro prologo del ciclo ‘I due lati dell’arazzo’".

Il Bob Dylan che racconta?

"Uno degli artisti più sfuggenti, enigmatici e controversi dell’età contemporanea. Forse nessun’altro singer-songwriter ha esercitato un’influenza tanto indiscriminata su ogni genere discorsivo del nostro tempo".

Tanto da diventare oggetto di studi e insegnamento nelle Università?

"Non sorprende. Già pochi anni dopo la sua comparsa sulla scena internazionale e decenni prima dell’assegnazione del Nobel per la Letteratura, entrò nel nostro canone culturale. Sappiamo di 400 volumi dedicati alla sua figura. Parafrasando Carrera, potremmo dire che le canzoni di Dylan non sono ‘poesie, non nel senso tradizionale del termine, ma ‘poesia, in un’accezione più ampia, più antica, quasi pre-letteraria".

Il suo libro?

" È dedicato alla canzone ‘Like a Rolling Stone’: raccoglie le ricerche della mia tesi specialistica e quelle condotte al Bob Dylan Archive di Tulsa, Oklahoma".

Un volume per una canzone?

"Non dipende solo dalla sua rilevanza storica, ma anche dal fatto che ‘Like a Rolling Stone’ si presta a mettere in luce la tecnica compositiva di Dylan, il suo rapporto con le fonti letterarie e musicali. La genesi di questa canzone, aspetto insolito nel mondo della popular music, è testimoniata da materiali preparatori anche sconosciuti. Ho provato a combinare gli strumenti della filologia d’autore e della critica letteraria con quelli della musicologia popular. Questo esperimento è alla base del primo capitolo; in quelli successivi, i dati filologici sono contestualizzati all’interno di analisi della sterminata bibliografia su Like a Rolling Stone e le sue esecuzioni live dal 1965 al 2019".

Antonella Leoncini