Biotecnopolo, Santucci nel cda Nominata dal ministro Schillaci sentendo la Fondazione Tls

Docente di Biochimica, nel comitato di indirizzo Tls, dirige SienaBioActive, spin off dell’ateneo. Cosmetici ecosostenibili dal riccio della castagna dell’Amiata. Il consiglio ora è al completo.

Biotecnopolo, Santucci nel cda  Nominata dal ministro Schillaci  sentendo la Fondazione Tls

Biotecnopolo, Santucci nel cda Nominata dal ministro Schillaci sentendo la Fondazione Tls

La professoressa Luisa Bracci resterà membro del comitato scientifico del Biotecnopolo, la quinta componente del consiglio d’amministrazione della Fondazione è la professoressa Annalisa Santucci. Dopo le rivelazioni de La Nazione del contenuto del decreto del presidente del consiglio dei ministri, firmato dal sottosegretario Alfredo Mantovano e protocollato l’8 maggio, che revocava tre consiglieri d’amministrazione, confermando il solo Giorgio Parisi, ora è arrivata la conferma della quinta scelta per il cda. Fatta dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, di concerto con la titolare del dicastero dell’Università Anna Maria Bernini. La scelta è caduta da giorni su Annalisa Santucci, anche se la diretta interessata e i suoi supporter ministerial-parlamentari sono stati costretti a tenere un profilo basso.

Sarà un decreto a sancire la nomina, fatta anche informando i vertici della Fondazione Tls, almeno a parole. I cinque membri del cda sono Marco Montorsi, che sarà presidente al posto di Silvio Aime, Gianluca Polifrone, confermato da un altro dicastero ma dallo stesso ministro, Delio Napoleone e Giorgio Parisi.

Annalisa Santucci è docente di Biochimica, ex direttrice del Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia; membro del Senato Accademico per l’Area delle Scienze sperimentali; è nel Comitato di indirizzo di Tls, indicata dalla Regione. E’ docente del corso di laurea magistrale SIPhaB, Sustainable Industrial Pharmaceutical Biotechnology. E’ stata la referente per l’Università di SienaBioActive, impresa spin off dell’Università, dai risultati della ricerca sulla bioeconomia: l’impresa ha sede sull’Amiata, trasforma il riccio della castagna Igp del Monte Amiata in una linea di biocosmetici dermofunzionali ed ecosostenibili.