CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Bimbo gravemente disabile non va a scuola Braccio di ferro tra la famiglia e le istituzioni

La famiglia Fratalocchi denuncia il preside dell’istituto comprensivo e l’assessore all’Istruzione: "Ci accusano di abbandono scolastico"

di Cristina Belvedere

"Ci accusano di non mandare a scuola nostro figlio gravemente disabile, anche se la documentazione medica relativa alla sua salute lo esenta dalla frequenza scolastica". Va dritto al punto Massimo Fratalocchi, pensionato senese, ex dipendente di banca, che con la moglie Tamara sta combattendo la sua battaglia contro l’Istituto comprensivo Mattioli e il Comune di Siena, per difendere i diritti del figlio Michele, 12 anni.

"E’ nato prematuro con una grave forma di autismo e tutti i suoi disturbi neuropsichiatrici sono stati riconosciti da numerosi medici specialisti, a cui ci eravamo rivolti per curarlo – racconta Fratalocchi –. Il bambino ha un’assoluta impossibilità a restare seduto e fermo sia nei luoghi chiusi che all’aperto, porta ancora il pannolino, ha alterazioni del ritmo sonnoveglia. Inoltre – continua il padre – è totalmente compromesso il livello comunicativo, ha l’abilità intellettiva di un piccino di 18 mesi, non ha nessuna comprensione dell’ambiente e delle relazioni sociali. E’ del tutto incapace di esprimere qualsiasi forma di emozione".

Ma i problemi non finiscono qui: "Michele è affetto anche da un disturbo esplosivo intermittente, cioè mette in atto comportamenti che implicano il danneggiamento delle cose e che provocano lesioni non solo agli altri, ma anche a se stesso – evidenzia il padre –. Di qui l’esenzione dalla frequenza scolastica ottenuta già a dicembre 2017 dall’amministrazione comunale, anche alla luce dell’infermità non più revisionabile decretata dalla Commissione per l’invalidità dell’Inps di Siena".

A mettere in allarme i genitori di Michele, la lettera inviata loro dal dirigente dell’istituto comprensivo Mattioli, il professor Federico Frati, che scrive: "Nonostante l’insuccesso dei vari tentativi telefonici, torno necessarimente sul tema della frequenza scolastica del bambino per cercare di giungere a una soluzione utile per tutti, in primo luogo per lui. La prolungata assenza dal contesto scolastico, oltre a costituire un motivo di preoccupazione educativa che più volte vi abbiamo rappresentato, confligge con la norma dello Stato che sancisce il dirittodovere all’istruzione di tutti i cittadini fino al sedicesimo anno di età". Di qui la proposta ai Fratalocchi di un progetto di istruzione domiciliare che, "anche solo per poche ore alla settimana, possa favorire l’incontro personale e l’interazione didattica di Michele con gli insegnanti della scuola pubblica, ripristinando così nella sua forma minima il diritto leso".

Essendo necessario provvedere all’iscrizione del bambino alla scuola media entro il 28 gennaio, non avendo i coniugi Fratalocchi ottemperato in questo senso, è entrato in campo il Comune di Siena nella persona dell’assessore all’Istruzione Paolo Benini: "Nonostante gli avessi fatto avere tutta la documentazione medica relativa a Michele – racconta il padre – con una mail arrivata sabato ci ha informato di aver proceduto alla segnalazione al sindaco Luigi De Mossi ’per abbandono scolastico in violazione di ben precise norme’. Ora temiamo che vengano attivati i servizi sociali e che Michele ci venga portato via. Per questo abbiamo presentato formale denuncia ai carabinieri. Michele purtroppo non è in grado di frequentare nessuna scuola, ma se finisse in una casa famiglia noi avremmo il cuore spezzato e per lui sarebbe veramente la fine".