’Bianciardi alla rovescia’, una vita meno agra da Milano alla Maremma

’Bianciardi alla rovescia’, una vita meno agra da Milano alla Maremma

’Bianciardi alla rovescia’, una vita meno agra da Milano alla Maremma

"Bianciardi come mai ve lo hanno raccontato": così recita l’ambiziosa quarta di copertina del volume di Stefano Adami e Beppe Corlito, presentato alla libreria Becarelli. ‘Bianciardi alla rovescia’, il titolo scelto per un libro che si prefigge di ribaltare completamente la ‘vita agra’ dello scrittore maremmano. "La definirei una biografia immaginaria, che però ha molti punti di contatto con la biografia reale di Bianciardi – ha detto Riccardo Castellana, professore all’Università, membro del comitato scientifico della Fondazione Bianciardi e autore della prefazione al volume.

"Gli autori di questo Bianciardi alla rovescia hanno giocato con il genere della biografia, raccontando con fantasia e un ampio ricorso alla controfattualità, la biografia di una persona realmente esistita". ‘Bianciardi alla rovescia’ è una narrazione deliziosamente postmoderna, che racconta la vita dello scrittore fingendo che Bianciardi sia nato non a Grosseto ma nella Milano degli anni Venti. Il libro è scritto a quattro mani da Stefano Adami, romanziere di formazione filosofica e Beppe Corlito, medico psichiatra esperto di dipendenze, entrambi grossetani e membri del comitato scientifico della Fondazione Bianciardi.

"È stato come un gioco per me, ho deciso di prendere in giro i medici (di cui Bianciardi diceva ‘sono come i preti, la differenza è nel colore della tonaca’) e ho scritto di alcuni dottori che si confrontano con l’autore che, come sappiamo, morirà relativamente giovane di cirrosi epatica. – Ha detto Corlito, che specifica - la fama di alcolista di Bianciardi è iniqua; tutti i suoi amici bevevano, ma solo Bianciardi ha subito una svirilizzazione del proprio ruolo e della propria opera, valorizzata solo di recente". "La storia è quella di un Bianciardi nato a Milano con vicini di casa maremmani che raccontano allo scrittore di una maremma idealizzata come il Far West, che quindi matura l’idea di andare a vivere in Maremma. – Ha rivelato Adani. - Mi interessava mettere in luce tutte le contraddizioni personali di Bianciardi, che lui stesso ha avuto il coraggio di usare come fonti della sua narrativa, raccontando in prima persona le sue debolezze e contraddizioni".

Eleonora Rosi