ANDREA FALCIANI
Cronaca

’Benvenuto Brunello’. Nove eventi nel mondo per benedire l’annata 2019

Da Shangai a Zurigo, da New York a Toronto: masterclass e degustazioni per rappresentare la dimensione cosmopolita del pregiato prodotto.

’Benvenuto Brunello’. Nove eventi nel mondo per benedire l’annata 2019

’Benvenuto Brunello’. Nove eventi nel mondo per benedire l’annata 2019

Si chiude oggi ’Benvenuto Brunello’ edizione 2023 e il gran finale vedrà l’anteprima del Brunello 2019 e della riserva 2018, in contemporanea in sei Paesi in tutto il mondo con nove appuntamenti in altrettante città, mille operatori e masterclass guidate dai massimi esperti internazionali.

L’anteprima di presentazione delle nuove annate si sposta dal borgo toscano per calcare la scena internazionale con la seconda edizione del Brunello Day in contemporanea a Zurigo, Shanghai, Tokyo, New York, Dallas, Miami, Toronto e Vancouver. Sei Paesi di sbocco, quelli selezionati dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino, che insieme valgono il 60 per cento delle esportazioni complessive della Docg.

Anticipata dalla data londinese dello scorso 21 novembre, la giornata estera dedicata al principe dei rossi toscani registra quest’anno il raddoppio delle città coinvolte e prevede in ogni metropoli sessioni di degustazione riservate a giornalisti, sommelier, opinion leader, buyer e ristoratori per un totale di quasi mille operatori del settore partecipanti. A condurre le masterclass, i giornalisti e wine expert Mark Guillaudeu (New York), Lyn Farmer (Miami), James Tidwell (Dallas), Michaela Morris (Vancouver), Michael Godel (Toronto) Othmar Kiem e Simon Staffler (Zurigo), Ian D’Agata (Shanghai) e Isao Miyajima (Tokyo) mentre il tasting preview di Londra è stato guidato da Walter Speller.

Una dimensione che si conferma sempre più cosmopolita, quella del Brunello di Montalcino, che quest’anno ha visto sul tetto del mondo il Poggio di Sotto 2018, numero uno per la ’Top 100 Cellar Selections’ di Wine Enthusiast, la classifica dedicata ai vini da collezione da tenere in cantina per far evolvere il loro potenziale nel tempo secondo una delle testate a stelle e strisce più lette del settore, e l’Argiano 2018, decretato come miglior vino del globo dalla celebre rivista americana Wine Spectator. Nella top 100 mondiale è presente anche il Rosso di Montalcino 2020 di Poggio San Polo.

Ancora grandi successi, dunque, per i vini di Montalcino che continuano a essere prodotti di punta del made in Italy.