Ci sono due elevate ispirazioni che le Contrade hanno saputo e voluto sviluppare negli ultimi anni: la solidarietà, con risultati davvero concreti, e il mecenatismo. Per quest’ultimo la composita iniziativa dell’Aquila, il progetto "Orto d’Artista", è uno dei esempi migliori, anche per la qualità dell’inserimento di opere nel proprio territorio. Eccoci al terzo appuntamento: come spiega Giampiero Cito, che coordina l’iniziativa sull’idea di un altro illuminato aquilino, Paolo Torriti, dopo il fuoco dell’artista Alice Ronchi, con la prima scultura posta nei giardini della Società, la terra con Francesco Carone, ecco l’acqua con la fontanina inaugurata in un sabato benedetto dal sole, di Luca Pancrazzi, anche questa opera di un’artista internazionale che bene si sposa con l’ambiente ma soprattutto segue i dettami del bando vinto dall’Aquila della Fondazione Mps. Lo stesso presidente Carlo Rossi ha ricordato il senso di questo itinerario che terminerà con la quarta opera da collocare, ma anche la volontà di contribuire alla ricchezza e al recupero di importanti strutture, quali adesso il restauro della Fonte Gaia di Piazza. Iniziativa che il Comune segue con attenzione, non solo con un non formale patrocinio, ma la presenza dello stesso sindaco Nicoletta Fabio, sancisce la vicinanza concreta ad una città a misura di artista. Ecco quindi "Ombra volante zampillante", vista dopo gli interventi di rito con il saluto del priore Francesco Squillace, che altro non è che una bella metafora per portare acqua (vita) nell’Orto aquilino, un lavoro d’arte che ha molto del senso del quotidiano, di un rione sempre più vissuto. Ed è il sogno che tutti coltiviamo. Ci piace ricordare anche gli altri protagonisti di questo progetto a lungo termine: Marco Frigerio, Giorgia Pratelli, Francesco Fattorini e Marco Bianciardi. Adesso, mentre l’acqua scorre sotto l’ombra benevola e sicura di una grande Aquila, attendiamo il capitolo conclusivo con l’elemento dell’aria, affidato all’artista Maura Banfo.
Massimo Biliorsi