LAURA VALDESI
Cronaca

Anziana travolta, una persona in caserma. E la nipote lancia un appello sui social

Un uomo sarebbe comparso dai carabinieri. Il legale della famiglia: «Pronti a collaborare con gli inquirenti». La rabbia della nipote per la pensionata morta. Era un’istituzione nel gruppo di case in strada di Uopini

Arturo Giacobini, proprietario della villetta davanti a cui è stata travolta Gloria

Siena, 9 dicembre 2022 - «MI rivolgo anche a te che l’hai investita e, forse, nel panico del momento non ti sei fermato/a. O quando sei tornato/a a casa hai pensato che costituirsi equivale a non festeggiare il Natale in famiglia. Sappi che anche nostra nonna voleva festeggiarlo con noi. Per te cambierà sicuramente il nome ed il luogo ma ci sarà comunque questo ed i futuri Natale. Per noi no. Quindi se ti è rimasto un briciolo di umanità fatti avanti presso le forze dell’ordine».

Parole forti e dense di dolore quelle della nipote senese della donna di 85 anni che abitava a Uopini, Gloria Marradi, travolta e uccisa da un pirata della strada. Un appello disperato affidato ai social dopo la tragedia. E una persona si sarebbe effettivamente presentata in caserma, come invocato dalla nipote. Forse proprio per confessare di essere il ’pirata’ che tutti cercavano da ore. Ma c’è il massimo riserbo al riguardo da parte dei carabinieri di Monteriggioni e di Siena che stanno lavorando ininterrottamente per ricostruire chi è passato all’ora dell’incidente in quel tratto di asfalto a due passi dall’abitazione della donna, posta sulla collinetta di fronte. 

Un piccolo borgo esistente fin dall’antichità che nella zona chiamano ’Corpo Santo’. «Qui Gloria era un’istituzione – dice un vicino di casa Paolo Romeo –, ci abitava da sempre. L’avevo vista nel primo pomeriggio, era andata a fare una passeggiata però verso la campagna. Le piaceva camminare, anche lungo la strada. La conoscevano e la vedevano tutti. Spesso stava al di là del guard-rail. Era sempre molto attenta». La porta dell’abitazione dell’85enne chiusa, le piante all’ingresso. Una pensilina sopra il portone. Tutto intorno il silenzio di una giornata di festa che è stata velata di tristezza dalla morte dell’anziana.

«Speriamo che trovino chi l’ha investita e poi è andato via», dice Romeo. «Mi auguro che risalgano a chi era al volante del mezzo che l’ha ammazzata. Se colpiscono un capriolo, un cane o un gatto si fermano, qui stiamo parlando di una persona. Un minimo di umanità. Non so in che mondo si vive», commenta Arturo Giacobini. Il corpo senza vita dell’anziana, dopo l’urto, era proprio davanti alla sua villetta.

«Appena arrivato ho pensato che, avendo una certa età, avesse avuto un malore. Invece non era così», riavvolge il nastro andando al pomeriggio di mercoledì. «Un signore si è fermato – prosegue – chiamando subito i soccorsi e i carabinieri. Gli ho detto che conoscevo Gloria, abitava qui sopra. Poi sono arrivato i militari dell’Arma per i rilievi». Una pattuglia che stava svolgendo dei servizi di controllo a Badesse è stata avvertita, recandosi subito in via Uopini.

«Non ci sono le telecamere in questo tratto – osserva Giacobini – ma sono presenti sia prima che più a valle. A quell’ora c’era ancora la luce. In questo tratto rettilineo tutti sfrecciano troppo». Basta restare qualche minuto nella lingua di terra che costeggia la carreggiata, sul lato delle villette, per rendersi conto degli eccessi: una macchina sorpassa in prossimità della curva andando come un missile. 

I carabinieri di Monteriggioni poco dopo le 13 tornano sul posto. Sull’asfalto i segni in rosa del punto dove era una ciabatta della pensionata, l’altra è schizzata accanto al muro, alcuni metri indietro, quasi all’altezza delle strisce pedonali. La sensazione è che la donna sia stata presa da una macchina (o forse da un mezzo più grande) che arrivava da Uopini. Ma a confermarlo saranno le verifiche dei carabinieri, in stretto contatto con la procura e alla luce dell’ispezione sulla salma subito eseguita. Impossibile che non siano stati filmati i mezzi che passavano all’ora dell’incidente. La sensazione è che, unitamente al fatto che una persona si sarebbe costituita, notizia che si è diffusa ieri in serata, gli elementi in mano agli investigatori siano moltissimi. E basti davvero poco per chiudere il cerchio intorno a chi era al volante. Intanto i tre figli della pensionata si sono rivolti all’avvocato Lorenzo De Martino. «I familiari confidano che si possano celermente individuare le forme di responsabilità che hanno originato questo triste evento – dice il legale – essendo, al contempo, proattivi per fornire eventuali elementi di supporto alle attività degli inquirenti».