
di Pino Di Blasio
Elly Schlein arriva con un’ora di ritardo al Tartarugone, ultima tappa del suo tour elettorale toscano da Massa a Pisa. E sa benissimo, la segretaria del Pd, che qui a Siena si gioca molto del credito maturato dopo la sua elezione al vertice del Nazareno. La donna della Lupa a Siena per lanciare la corsa di Anna Ferretti a sindaco; la leonessa di Palazzo Chigi, Giorgia Meloni, a Brescia per chiudere la campagna elettorale del candidato di centrodestra. Sarà questo duello a distanza la foto finale per il primo primo turno delle amministrative.
Sono più di trecento al Tartarugone, arrivati a piccoli gruppi. Ci sono quelli che devono esserci, dai parlamentari ai sindaci, dagli amministratori ai dirigenti. Arriva anche il governatore Giani, in ritardo ça va sans dire. Ma ci sono anche diversi giovani che non si sono visti da tempo sotto le bandiere del Pd e della sinistra. Anna Ferretti, la candidata, regala ai cronisti l’epilogo del suo discorso. "Io credo che per Siena non sia sufficiente vincere. Conta anche il modo con cui si vince, noi dobbiamo farlo dimostrando che siamo migliori, che abbiamo a cuore il bene comune. La forza di difendere le persone e i nostri progetti, la testa per scegliere senza farsi condizionare o cadere nelle provocazioni".
E’ la dimostrazione che nel centrosinistra ci credono, se si sbilanciano anche nel modo per vincere, nel come dovrebbe concretizzarsi la ’reconquista’ di Palazzo Pubblico, dopo cinque anni di opposizione afasica per manifesta superiorità, nei numeri soprattutto, della maggioranza di De Mossi. E quando dai un appuntamento e scopri che sono venuti in tanti, la tua convinzione di vittoria cresce.
Poi arriva Elly e il Tartarugone si anima, agitandosi sotto il carapace di mattoni. "Sono felicissima di essere tornata a Siena per chiudere questa campagna per le amministrative - parla prima ai cronisti, rispettando le loro esigenze - accanto a Anna Ferretti. Come Pd siamo orgogliosi di sostenerla assieme alle altre liste di centrosinistra. Avevo promesso che sarei tornata, da qui siamo partiti e qui siamo tornati per chiudere. Ci crediamo tanto, abbiamo chiesto un impegno speciale ai candidati e alle candidate del Pd perchè vogliamo costruire un futuro migliore per le nostre città". E poi via all’elenco della sanità territoriale, della conversione ecologica, della comunità energetica in ogni Comune, dell’attenzione agli anziani. Temi generali che non distraggono dal valore simbolico dell’epilogo di campagna qui.
"Ho un legame personale stretto con questa città. E’ la città della mia famiglia materna - ricorda Elly Schlein -. Oltre a questo è una città che, dopo cinque anni di incuria, ha voglia di tornare protagonista. Deve farlo, ritrovare la sua centralità, puntando sui suoi saperi e sui suoi talenti. Parleremo di ricerca e Biotecnopolo anche stasera, di sostenibilità economica e di innovazione, con l’Università al centro. Siena può riscattare la sua dignità. Poi speriamo che ci siano le condizioni per tornare a governare in Comuni dove 5 anni fa avevamo perso".
Dove pensa di vincere il Pd e il centrosinistra in Toscana? Forse le sue chance maggiori sono proprio qui. "Penso che le divisioni di una destra che litiga per tutto, qui a Siena come al Governo nazionale, sulle nomine e sulle riforme, a scapito del Paese e dei suoi interessi, aiuti la nostra strategia di una politica che anteponga l’interesse collettivo a quelli di parte. Non abbiamo visto ciò in 5 anni, siamo qui con una persona la cui storia d’impegno racconta come si possa mettere al centro il benessere collettivo della comunità. Speriamo di vincere in tutti i Comuni dove si va al voto. Abbiamo costruito coalizioni ampie e articolate, siamo qui per vincere".