
L’albero di Natale allestito dalla Civetta nel Castellare a terra. Rotto e con parte delle decorazioni rovinate. Una foto che ha fatto il giro dei cellulari senesi, già ieri di buon mattino. Finendo sui social con una pioggia di commenti roventi, contro quello che è stato letto a caldo come l’ennesimo episodio vandalico nei confronti delle Contrade da parte di chi, magari, non ne comprende il valore. E l’importanza del rispetto dei loro simboli, del territorio. Troppo fresco del resto il quarto raid nei confronti della fontanina del Bruco, ai ferri di San Francesco, che ha fatto indignare l’intera città di fronte alla statua di Barbicone riversa nell’acqua. Un’offesa a Siena sui cui sta indagando la polizia municipale che dovrebbe riuscire a breve a dare un nome e un volto agli autori della bravata di cattivo gusto.
Ma in Civetta i vandali non c’entrano. Con grande senso di responsabilità e rispetto per il Castellare, è stato infatti il Leocorno stesso a raccontare cosa era accaduto nella Civetta, confermando la capacità di autoregolamentazione delle Contrade, anche quando c’è qualche problema. Cosa che continua a renderle uniche. "La Contrada del Leocorno, preso atto dello spiacevole episodio avvenuto nei confronti della Consorella Priora Contrada della Civetta – recita infatti una nota di Pantaneto arrivata a metà pomeriggio – comunica di aver individuato i responsabili e che gli stessi hanno riparato immediatamente al danno fatto nella scorsa notte, recandosi nel luogo dell’incidente e sistemando ciò che era stato danneggiato (l’albero di Natale è infatti tornato a splendere, ndr). La Contrada vuole altresì sottolineare che verranno presi provvedimenti interni nei confronti di coloro che si sono resi protagonisti di questo gesto che non ha niente a che vedere con la cultura contradaiola e paliesca". Prosegue la nota: "La Contrada intende inoltre scusarsi pubblicamente con la Priora Contrada della Civetta e la comunità cittadina nel suo complesso, consapevole del fatto che tale episodio rappresenta un danno all’immagine non solo del Leocorno ma dell’intera città". Poi conclude: "Nella speranza che tale episodio possa servire a ricordare alle giovani generazioni di contradaioli che non esistono eccezioni o giustificazioni di alcuna sorta nel rispetto delle regole civili".
Laura Valdesi