REDAZIONE SIENA

Affitti brevi e strutture ricettive. Corsa a mettersi in regola, Siena in pole

Quasi il 91% delle attività e degli immobili per locazioni brevi della provincia hanno il codice identificativo nazionale

di Laura ValdesiSIENADopo i brindisi di fine anno arriva un altro "Cin" molto importante. Ma per gli operatori del turismo della nostra provincia e per le tante famiglie che hanno magari destinato immobili a locazioni brevi o, appunto, per finalità turistiche. Il "Cin", infatti, è il codice con cui ciascuna struttura viene identificata per la promozione e la pubblicità dell’offerta di ospitalità. I titolari sono tenuti ad esporlo all’esterno. Il codice identificativo nazionale è nato soprattutto per regolare il mercato degli affitti brevi ma interessa tutte le strutture ricettive in generale.

C’è stata dunque la oorsa al Codice per mettersi in regola anche nella provincia di Siena e in tutta la Toscana, a giudicare dai dati resi noti sul portale del Ministero del turismo. Evitando eventuali multe che altrimenti possono scattare. Anche se il ministro Daniela Santanché ha subito rassicurato che non ci sarà la scure. "Parte l’obbligo del Cin ma in riferimento alle multe, come ho già avuto modo di dire qualche giorno fa, evitiamo di creare agitazione. Nei primi mesi – ha spiegato – procederemo insieme alle Regioni per effettuare verifiche e correzioni. Siamo decisi, ma consapevoli della necessità di dialogare con tutti. Non intendiamo fare terrorismo". "Agiremo in modo fermo, nel rispetto di tutti, ma non vogliamo punire nessuno. Inoltre chi si comporta in modo sconsiderato – ha aggiunto – dovrebbe considerare ciò che è successo a New York o a Barcellona; non mi sembra che regole tanto restrittive abbiano funzionato".

Il primo giorno del "Cin" è intervenuto anche Federalberghi sottolineando come "il codice identificativo nazionale è uno strumento utile, che auspichiamo contribuisca alla bonifica di un mercato che purtroppo è ancora inquinato da situazioni sommerse, illegali o borderline".

Veniamo alle cifre della nostra provincia dove il turismo è una voce fondamentale dell’economia e anche gli affitti brevi stanno spopolando. Secondo i dati aggiornati in diretta pubblicati on line dal Ministero ieri pomeriggio Siena e il suo territorio si attestavano saldamente in cima alla lista per percentuale di Codici identificativi richiesti in rapporto alle strutture registrate: siamo infatti a quota 90,96%. Vale a dire ben 5764 su un totale di 6337, come mostra il grafico che pubblichiamo sopra. Gli operatori e anche chi si è lanciato nel settore affitti brevi più di recente, dunque, hanno voluto mettersi subito in regola. Nella classifica dei più rapidi a farsi rilasciare il ’Cin’ troviamo al secondo posto la provincia di Pisa, terza quella di Arezzo, quindi Lucca e Pistoia, Prato, Massa Carrara, Livorno. Fanalini di cosa sono Firenze e Grosseto, rispettivamente con una percentuale del 74,68% e del 73,26% di Codici rispetto alle strutture registrate. Dando un’occhiata invece al numero di queste ultime il primato va ovviamente al capoluogo regionale con 20.920, seguito da Livorno e Grosseto. Siena e il suo territorio sono quinti con 6337.