Nata nel 1974 la Polisportiva Libertas "I. Chelucci", si appresta fra poco più di un anno a festeggiare il suo cinquantesimo anniversario di attività di promozione sportiva e sociale nel territorio di Montalcino. L’associazione si dedicò agli inizi alla pratica delle corse campestri con una propria squadra a cui in seguito si aggiunsero una sezione tennis, una di pallavolo (maschile e femminile) per arrivare poi anche a due squadre di tennistavolo che partecipavano a campionati federali. A questo va anche aggiunta l’organizzazione di tornei estivi di tennis, pallavolo e calcetto ed eventi a carattere ludico come giochi sportivi aperti a tutti, campi solari e molto altro. Un vero e proprio punto di riferimento quindi per tutta la comunità. Tutto questo grazie all’opera volontaria dei soci che negli anni ha portato anche alla realizzazione di impianti sportivi propri nella struttura dell’ex oratorio di S. Antonio di proprietà della Curia ma dato in comodato alla polisportiva. Oggi, dopo mezzo secolo di vita però le cose stanno cambiando; i locali interni sono tornati di pertinenza della Parrocchia di Montalcino mentre la struttura esterna sarà ancora in uso per la Libertas per i prossimi dieci anni. "Non avere più la struttura interna, quindi anche gli spogliatoi - dice Claudio Cesarini dirigente della Polisportiva – ci penalizza. Abbiamo pronto un progetto per la realizzazione di una struttura idonea ed abbiamo iniziato l’iter per ottenere le necessarie autorizzazioni. Dispiace, dopo tutti questi anni vedere una struttura come S. Antonio andare in malora senza che siano realizzati i lavori necessari, noi da parte nostra abbiamo fatto e faremo il possibile per mantenere viva la nostra associazione perché crediamo di essere un punto di riferimento per tutto il territorio nella promozione sportiva e sociale. Il prossimo 27 novembre faremo un’assemblea per esporre idee e progetti e analizzare il presente ed il futuro della polisportiva. Dovremo anche eleggere due nuovi consiglieri al posto di due dimissionari e lo faremo anche se il consiglio risulta da statuto operativo anche con i numeri attuali. Abbiamo bisogno di persone perché nonostante tutto vogliamo continuare la nostra opera che riteniamo di fondamentale utilità per tutta la comunità di Montalcino".
Andrea Falciani