
Siena, scopertura straordinaria del pavimento del Duomo
Siena, 30 maggio 2025 – In occasione del venticinquesimo Giubileo ordinario della Chiesa cattolica, indetto da papa Francesco nel 2025, il cui messaggio centrale è la Speranza, dal 27 giugno al 31 luglio e dal 18 agosto al 15 ottobre, la Cattedrale di Siena scopre il suo magnifico Pavimento marmoreo, in cui sono riflessi cinquecento anni di storia artistica, culturale e religiosa della città. “Viviamo la nostra fede, specialmente in quest'anno del Giubileo, cercando di essere testimonianza che dà speranza al mondo – ha esortato papa Leone XIV rivolgendosi ai fedeli dalla loggia della Basilica di San Giovanni in Laterano – Un mondo che soffre tanto dolo per via delle guerre, per la violenza e la povertà. Ma a noi cristiani il Signore chiede di essere testimonianza vera”. Seguendo l’invito di papa Leone XIV, i numerosi “pellegrini di speranza” che passeranno da Siena, lungo la strada Francigena, sono chiamati a percorrere, tarsia dopo tarsia, un cammino dedicato “alla più umile” fra le Virtù teologali, ma non per questo meno significativa, anzi fondamentale nella società contemporanea: Spes non confundit, la Speranza non delude (san Paolo, Romani 5, 5). Nell’anno giubilare, sarà visibile, per la prima volta, la Speranza eseguita nel 1870 da Leopoldo Maccari, Giuseppe e Antonio Radichi su cartone di Alessandro Franchi. La tarsia è di solito coperta, anche durante la scopertura, per permettere l’accesso alla Cappella del Voto, spazio sacro destinato al raccoglimento e alla preghiera. La figura riflette la tipica iconografia, che prevede la gestualità delle mani giunte al petto, lo sguardo rivolto verso l’alto e il significativo attributo dell’àncora di salvezza, a cui “ancorare” le speranze dell’umanità. Il simbolo della stabilità deriva da un passo di san Paolo, che invita all’afferrarci saldamente alla Speranza: “In essa infatti noi abbiamo come un’àncora della nostra vita, sicura e salda, la quale penetra fin nell’interno del velo del santuario, dove Gesù è entrato per noi come precursore” (Ebrei 6, 19-20). Il titolo del percorso spirituale e simbolico si ispira al vaticinio della Sibilla Persica, che incontriamo nell’ultimo riquadro della navata di destra. Il disegno della sacerdotessa, che indossa un velo e sorregge un libro, è attribuito al pittore Benvenuto di Giovanni (1482). La profezia, iscritta sopra il leggio, deriva dagli Oracoli sibillini citati da Lattanzio nelle Divine Istituzioni e rinvia a uno dei miracoli compiuti da Cristo: “Con cinque pani soltanto e due pesci sazierà sull’erba cinquemila uomini. Raccogliendo gli avanzi, riempirà dodici panieri per la speranza di molti”.
L’itinerario inizia dalla porta d’ingresso, quella di destra rispetto al portale centrale, sul cui architrave si legge un’iscrizione relativa al primo Giubileo dell’era cristiana indetto da papa Bonifacio VIII, il 22 febbraio del 1300: si tratta di alcuni “versi leonini” in lingua latina – dovuti allo scrittore pontificio Silvestro di Adria – che venivano recitati cantilenando dai pellegrini diretti verso Roma. Una volta varcata la soglia, il visitatore potrà ammirare le scene realizzate con la tecnica del commesso marmoreo, l’accostamento di marmi policromi provenienti dal territorio circostante la città, e dello sgraffio, l’incisione dei contorni che seguono il cartone preparatorio disegnato da artisti, quasi tutti “senesi”, fra cui il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, con l’eccezione del pittore umbro Pinturicchio, autore del celebre riquadro con il Monte della Sapienza-Felicità, raffigurazione della via verso la Virtù come raggiungimento della quiete interiore, attraverso la filosofia e la conoscenza. Come osserva il prof. Giovanni Minnucci, Rettore dell’Opera della Metropolitana di Siena, “la visione complessiva delle cinquantasei tarsie del pavimento può rappresentare un momento di personale e silenziosa riflessione, dimentichi, almeno momentaneamente, delle nostre corse affannose e delle nostre quotidiane preoccupazioni, alla ricerca proficua del senso che ciascuno di noi intende dare alla propria vita. Un senso che, per il fedele, nel Tempio senese dedicato a Maria SS.ma Assunta, non può non sublimarsi nella meditata ricerca di Dio”.
Al di là del Pavimento, in cui si inseriranno ulteriori tappe spirituali ed espressive, il viaggio incentrato sul tema giubilare prosegue nel Complesso monumentale del Duomo di Siena, dalla Cripta, in cui è affrescato il tema della Resurrezione, al Battistero dove si conserva la Speranza di Donatello, di recente restaurata e facente parte del programma iconografico del Fonte Battesimale, fino al Museo dell’Opera, in cui il visitatore sarà invitato a osservare il retro della Maestà di Duccio di Buoninsegna. Fra gli episodi successivi alla sepoltura di Cristo raffigurati nella grande tavola, colpisce l’apparizione del Salvatore, in abiti da pellegrino, a due discepoli in cammino verso il villaggio di Emmaus. L’incontro del Cristiano è dunque con il Cristo umile che rassicura il popolo dei credenti sull’esistenza della vita eterna. Tutti i “pellegrini di speranza”, inoltre, potranno ammirare, nella Santissima Annunziata, chiesa sussidiaria della Cattedrale nonché rettoria arcivescovile e santuario del pellegrino, nell’ambito di Mete contemporanee, l’installazione Mantel I e Mantel II (2016-2018) realizzata dall’artista belga Berlinde De Bruyckere, in cui si affrontano temi come la trasformazione, la trascendenza e la riconciliazione dei corpi di fronte alla mortalità. Il catalogo ufficiale del Pavimento è Un libro di marmo di Marilena Caciorgna, recentemente apparso in italiano e in inglese per i tipi di Sillabe, in cui si analizzano non solo gli aspetti storico-artistici, ma si esaminano anche le tematiche e le numerose iscrizioni a corredo delle tarsie, cogliendone il significato più profondo, quello di un cammino di sapienza e di fede. È possibile effettuare l’itinerario completo dedicato alla Speranza attraverso dei Pass che prevedono, oltre alla visita al Pavimento scoperto, quella dell’intero complesso che si erge attorno alla Cattedrale, una delle più insigni nel contesto artistico europeo, ma anche quella del Palazzo delle Papesse, che si lega al mecenatismo di papa Pio II e dal quale è possibile accedere al panorama dell’intera città. Entrambi i pass possono essere prenotati o acquistati presso le sedi museali oppure al Visitor center Dear Guest..Tra i servizi offerti saranno inoltre disponibili visite guidate ed esperienze culturali in cui professionisti del settore, in varie lingue, condurranno i visitatori alla scoperta di questo capolavoro. In particolare, si segnala Il clavigero del Duomo – Per primi in Cattedrale: durante il primo periodo di scopertura del Pavimento sarà possibile effettuare (dal martedì al venerdì) un tour esclusivo, con inizio alle ore 7.30 fino alle ore 8.45, seguendo l’apertura, l’accensione delle luci, l’organizzazione e la preparazione all’accoglienza insieme a coloro che quotidianamente si adoperano al ‘risveglio’ della Cattedrale. Con la luce naturale delle prime ore del mattino, il clavigero inizierà il suo lavoro in Duomo, nella Libreria Piccolomini e nel percorso elevato dei sottotetti del Tempio con l’apertura della Porta del Cielo. La scopertura straordinaria del Pavimento, che si accompagna ai numerosi servizi qui ricordati, è stata promossa dall’Opera della Metropolitana ed è organizzata da Opera Laboratori.