Violenze sessuali sulla figlia di 9 anni. ll padre arrestato prima della fuga

Stava cercando un lavoro per potersi trasferire all’estero, i carabinieri lo hanno portato in carcere. La ragazzina si è confidata con la zia, vittima a sua volta di abusi da parte del fratello durante l’infanzia

Indagini condotte dai carabinieri
Indagini condotte dai carabinieri

La Spezia, 5 ottobre 2023 – Sapeva bene di aver commesso il reato più aberrante che un padre possa commettere. E sapeva anche che gli abusi commessi per anni sulla figlia di soli 9 anni, di lì a poco sarebbero saltati fuori con tutte le inevitabili conseguenze del caso. Così aveva iniziato progettare una fuga all’estero contattando anche un’azienda per trovare un lavoro. Ma non mai ha fatto in tempo a salire sull’aereo per far perdere le tracce: ieri mattina i carabinieri sono andati ad arrestare il 40enne padre di famiglia con l’accusa di violenza sessuale aggravata sulla figlia, durata da quando lei aveva da 9 a 13 anni.

Nei confronti dell’uomo è stata disposta la custodia cautelare in carcere proprio per la gravità delle accuse, che si uniscono ai maltrattamenti sulla compagna, madre della bambina. E sul suo conto pesano anche le accuse di analoghe violenze sulla sorella all’epoca 13enne. Una brutta storia che affonda le radici negli anni, già nel 2018 era stata aperta un’inchiesta nei confronti del 40enne (un’insospettabile residente in Val di Magra) partita dalla segnalazione della scuola della figlia, all’epoca quasi 12enne: la ragazzina aveva confidato a una compagna di classe gli abusi sessuali subiti dal padre, l’amica ne aveva parlato a casa con la madre e la storia era finita sul tavolo del preside che aveva fatto scattare l’indagine.

Ma davanti agli inquirenti la ragazzina aveva poi ritrattato le accuse. ’Mi sono sognata tutto, ho detto così perché papà è molto severo con me’ ha spiegato. Solo a distanza di anni emergerà come quella improvvisa marcia indietro potrebbe essere stata indotta dal padre e dalla nonna, a conoscenza dei fatti. Indagine archiviata e caso finito, mentre a casa gli abusi sessuali sono proseguiti in particolare quando il 40enne aveva occasione di trovarsi da solo con la figlia, quindi nei periodi di assenza della madre o durante vacanze trascorse da soli. Nessuno in casa si sarebbe accorto di nulla, mentre a scuola il drastico calo di rendimento della ragazzina ha insospettito un’insegnante, che ha chiesto l’intervento della psicologa. Da lì è partita l’indagine organizzata dai carabinieri con intercettazioni telefoniche e ambientali.

Nel frattempo la ragazzina aveva confidato le sue paure alla zia, sorella del padre, a sua volta abusata dal fratello all’epoca 16enne. A chiudere il cerchio è stata la denuncia presentata nei giorni scorsi dalla madre della ragazzina (assistita dall’avvocato Andrea Buondonno) contro il 40enne e la nonna paterna per gli abusi sessuali durati anni, oltre alle minacce in famiglia. Ieri l’arresto disposto dal Gip Diana Brusacà su richiesta del pm Maria Pia Simonetti.

Claudio Masseglia