Travagli nel Pd dopo il ko alle urne "Bisognava puntare sui giovani per gettare le basi del futuro"

Dall’ex assessore Bottiglioni un monito a chi mesi fa aveva detto no alla candidatura di Lorenzo Baruzzo. Baudone e Madrignani: riflettere sulla perduta capacità di interpretare bisogni e aspirazioni dei sarzanesi.

Travagli nel Pd dopo il ko alle urne  "Bisognava puntare sui giovani  per gettare le basi del futuro"

Travagli nel Pd dopo il ko alle urne "Bisognava puntare sui giovani per gettare le basi del futuro"

di Elena Sacchelli

"Credo che sarebbe stato più proficuo dare alla città e agli elettori un segnale di speranza e novità. Le condizioni per vincere non c’erano dal momento che è davvero difficile non essere riconfermati dopo il primo mandato soprattutto se, grazie alla Regione amica, ma anche alle straordinarie occasioni che si sono presentate con il Pnrr, si erano create una serie di condizioni favorevoli per il centro destra. Puntare sui giovani avrebbe però potuto gettare delle basi solide e credibili in vista del 2028". Parole di Roberto Bottiglioni, da noi raggiunto telefonicamente ieri per un commento su quella che è stata la prima delle assemblee del Pd. Ci vorrà ancora almeno un’altra settimana prima di conoscere gli esiti dell’unione comunale del Partito democratico sarzanese che, a seguito della sconfitta e del calo di consensi riscontrati nell’ultima tornata elettorale, sta attraversando una fase di confronto e di riorganizzazione della sua dirigenza.

L’assemblea di lunedì sera, che si è protratta per più di 3 ore e che aveva all’ordine del giorno le dimissioni del segretario cittadino Rosolino Vico Ricci – confermate dal diretto interessato durante il suo intervento – verrà infatti riaggiornata al prossimo lunedì per via delle diverse argomentazioni che superata ampiamente la mezzanotte dovevano ancora essere avanzate. Il segretario del Pd ancora si è detto deluso del risultato della lista Pd – passata dalle politiche del 25 settembre alle ultime comunali dal 25,1 al 13,5% dei vot –. A suo dire, il calo consistente dei consensi sarebbe dovuto ad errori di valutazione fatti a monte e a un travaso massiccio di voti democratici nelle liste civiche che facevano capo a Renzo Guccinelli.

Punto quest’ultimo su cui si è espresso in termini simili anche Paolo Bufano che contestualmente ha però invitato i presenti a non guardare in modo ostile all’associazione che ha annunciato di voler costituire Guccinelli, purché questa non diventi concorrenziale al Pd che resta il primo partito della città. Ad auspicare una riunificazione della sinistra sotto le insegne del Partito democratico sono stati invece Massimo e Andrea Forcieri, mentre l’ex primo cittadino Massimo Caleo mettendosi a disposizione di quel nuovo corso del Pd su cui tutti sembrano concordare, ha fatto presente come, a sfavore della lista Pd, abbiano pesato le polemiche su temi amministrativi e i dissapori interni.

Massimo Baudone e Roberto Madrignani nei loro interventi hanno invece sostenuto che il Pd più che per via delle liste civiche sarebbe stato penalizzato da una perduta capacità di interpretare bisogni ed aspirazioni dei sarzanesi. Tra gli interventi in programma nell’assemblea del partito fissata per il prossimo lunedì sera è previsto anche quello di Beatrice Casini, che alle elezioni del 14 e 15 maggio ottenendo 220 preferenze è risultata la più votata della lista e terza in assoluto.