Volontarie in trincea. Quattro sportelli anti-violenza e una 'casa rifugio'

La marcia senza pause dell’associazione Vittoria

Le volontarie dell'associazione Vittoria

Le volontarie dell'associazione Vittoria

Sarzana, 10 febbraio 2020 -  In sei anni il loro impegno ha portato all’apertura di quattro ‘sportelli’ del centro antiviolenza Mai più Sola e all’apertura di una ‘casa rifugio’ dove accogliere le donne che riescono a trovare la forza di dire basta. Un grande impegno quello delle volontarie dell’associazione Vittoria, nata dalla volontà di un gruppo di donne sarzanese, che ha subito trovato la collaborazione delle istituzioni, per sensibilizzare la comunità sulla violenza di genere ma soprattutto offrire un aiuto concreto e sostegno a tutte le donne che si trovano in una situazione di difficoltà.

Dopo il primo centro antiviolenza a Sarzana, sono stati aperti gli sportelli in piazza Pertini a Fiumaretta, nel centro sociale di via Carbonara a Castelnuovo, due mesi fa a Cerri di Arcola nello spazio messo a disposizione dal Comune. E ora la sinergia tra Vittoria, cooperativa Lindbergh, distretto sociosanitario, Comuni di Sarzana e Arcola, ha dato forma a un progetto di cui la Regione ha riconosciuto la validità e finanziato l’apertura di una casa rifugio in val di Magra e l’ampliamento dei servizi offerti dal centro antiviolenza ‘MaiPiùSola’. "Un bando vinto da chi ha presentato il progetto ma dalle persone a cui è rivolto, quindi le donne che vogliono uscire e fare uscire i loro bambini da violenze o che si ritrovano ad aver subito abusi o a vivere braccate da uno stalker" sottolinea l’associazione Vittoria.

"Ad ogni ora del giorno, in ogni giorno dell’anno una donna sa che può chiedere aiuto e può trovare protezione anche attraverso le ormai consolidate collaborazioni con forze dell’ordine e Pronto Soccorso di Sarzana" spiega. Garantite protezione, tutela legale, supporto per il superamento del trauma e per affrontare il percorso, reinserimento sociale attraverso l’affiancamento per raggiungere autonomia abitativa e lavorativa che consentono di uscire dalla violenza attraverso indipendenza e autostima.