Spettacolo di fontane galleggianti Scontro in tribunale con la ditta

La vicenda risale al 2018. Ricorso in appello. dopo la revoca del decreto. ingiuntivo da 17.500 euro

Lo spettacolo di fontane galleggianti che doveva svolgersi alla fine di agosto del 2018 si era rivelato un totale disastro eppure ancora oggi la ditta che era stata incaricata di realizzare l’evento prova a chiedere ai soldi al Comune di Ameglia che invece si oppone e per ora ha già vinto la causa in primo grado davanti al Tribunale Ordinario di Forlì che ha revocato il decreto ingiuntivo opposto e pure le altre domande formulate dall’impresa. Azienda che non si arrende e ora ci riprova facendo ricorso alla corte di appello di Bologna. La vicenda ormai risale a 5 anni fa circa.

Il Comune voleva fare uno spettacolo e per l’occasione aveva individuato un’impresa di Sant’Angelo di Gatteo, in provincia di Forlì-Cesena. Il giorno dell’evento però qualcosa non funziona: le fontane galleggianti non partono, gravi problemi operativi, ricorda il Comune, "che hanno compromesso la riuscita dello stesso e solamente l’intervento di elettricisti contattati dal Comune e della Capitaneria di Porto ha permesso di portare a termine l’evento in maniera minimamente decorosa". Tanto che l’amministrazione aveva ritenuto di aver subito "un evidente ed ingente danno d’immagine rilevando un’oggettiva difficoltà dell’impresa a condurre a termine lo spettacolo". Ma nel 2019 arriva un decreto ingiuntivo dalla ditta che chiede conto di 17.500 euro oltre interessi moratori, compensi professionali e accessori. Il Comune si oppone e si va davanti al tribunale di Forlì che nel 2022 respinge e revoca la richiesta.

Arriva però il ricorso alla corte di appello di Bologna e il Comune deve di nuovo difendere le sue ragioni per evitare di pagare un conto che a suo dire non è dovuto, forte anche della sentenza di primo grado.