Una scuola a misura di... digitale

Settimana di incontri al Parentucelli-Arzelà per progettare il futuro

Ragazza al computer (foto repertorio)

Ragazza al computer (foto repertorio)

Sarzana (Spezia), 7 maggio 2019 - La scuola si misura con il futuro. Una ‘settimana digitale’ all’istituto superiore Parentucelli-Arzelà per capire come adeguarsi ai tempi che cambiano progettare la didattica del futuro, andare oltre il libro di testo, modificare l’approccio all’insegnamento e capire quali sono oggi le ‘buone pratiche’. Una settimana di incontri, confronti, conferenze e prove pratiche, perché nell’istituto la scuola del futuro ha provato a muovere i primi passi. Si chiama ‘Classe 3.0’ la sezione del liceo scientifico avviata lo scorso anno scolastico, un progetto fra tradizione ed innovazione Abstract che ha creato una classe flessibile trasformandola in un laboratorio di ricerca.

La progettazione e l’attuazione di questo percorso hanno implicato la correlazione di alcuni elementi fondamentali: dall’organizzazione dello spazio fisico che punta su arredi funzionali agli studenti e alla didattica all’uso delle nuove tecnologie della comunicazione, oltre all’applicazione di metodologie innovative che si basano sul dialogo e sulla collaborazione tra insegnanti e studenti. Un nuovo spazio di apprendimento vero e proprio che favorisce ricerca, confronto, scambio tra pari, facilita discussione, condivisione e feedback. Nella classe 3.0 la tecnologia è al servizio della didattica e l’insegnante non è più in cattedra ma è guida per lo studente che diventa il vero protagonista del suo processo di apprendimento. Innovative, ovviamente, anche le tecniche didattiche, come la didattica per scenari, la flipped classroom, problem.solving e problem-posing che si alternano alla classica lezione partecipata. La geometria, punto di forza del liceo scientifico viene affrontata da un punto di vista dinamico e costruttivista. Le finalità del progetto sono di educare gli alunni all’utilizzo consapevole della tecnologia e della rete, motivarli e renderli protagonisti del loro apprendimento cercando di integrare innovazione e tradizione didattica.

E nello stesso filone si inserisce la settimana digitale che si è aperta ieri con gli interventi della dirigente Vilma Petricone e del vicario Massimo Caleo. Oggi alle 9 la presentazione del progetto nato da un gruppo di insegnanti ‘L’ora blu: schemi a parte’, nel pomeriggio dalle 15 si parlerà di ‘buone pratiche didattiche’ con l’università di Genova. In programma una serie di incontri e conferenze negli spazi del Parentucelli-Arzelà che proseguiranno fino a venerdì. Tra gli appuntamenti anche la condivisione con le classi 3.0 per la realizzazione di un videoclip e la progettazione di una app su metodologia Pbl.