Sarzana, il mercato supera l’esame. Tornano vestiario e fiori

Intanto proseguono i controlli sul distanziamento di sicurezza agli accessi

Alcuni banchi del mercato settimanale in piazza Luni

Alcuni banchi del mercato settimanale in piazza Luni

Sarzana, 22 maggio 2020 - Un giovedì molto caldo e quasi normale quello di ieri. Gli ambulanti sono tornati a occupare il centro storico fino alle 14 e non solo una parte di esso. Così felici da ringraziare l’amministrazione Ponzanelli per la disponibilità e per avergli permesso il ritorno al lavoro.

«Non ci speravo – ha spiegato Cinzia Corso – e invece sono sempre nella mia vecchia postazione. Pensavo mi spostassero, ma così non è stato quindi grazie al sindaco Ponzanelli e all’assessore Italiani che ci hanno ascoltato e ci sono venuti incontro e, soprattutto, a Fabio Lombardi di Confesercenti che si è battuto con tutte le sue forze per portare avanti le nostre istanze».

Gente a spasso soprattutto nel tratto tra piazza San Giorgio e piazza Matteotti, dove sono stati aggiunti banchi di solito presenti in altre zone per garantire le distanze di sicurezza. Un grande lavoro quello svolto dalla polizia locale e dai volontari della Protezione civile e del Servizio civile che si sono resi disponibili per collaborare e verificare che tutti osservassero le norme igienico-sanitarie.

«Il pubblico sembra rispondere bene – hanno detto i volontari – e abbiamo dovuto riprendere solo pochi cittadini ancora restii a indossare la mascherina all’aria aperta, ma la delibera di ieri ha stabilito questo quindi chi è senza protezione non lo possiamo far passare». «Va tutto bene – ha esordito Corrado Mori – assembramenti non ce ne sono, ma siamo felici di essere qui. La sinergia che si è creata con i titolari di bar e ristoranti è stata massima, appena me ne andrò i ragazzi del Caffè Pini riposizioneranno sedie e tavolini».

Di parere diverso Marco detto il Kommenda, ambulante che vende vestiti in un banco di piazza S.Giorgio: «Grazie a chi ci ha permesso di essere qui ma mi sembra che ci sia ancora poca gente, forse non tutti sapevano che ci saremmo stati. Comunque, in questa settimana ho girato tutta la Liguria, tranne Spezia, che non si capisce perché non voglia ripartire». C’è poi via Gori, che fino alla settimana scorsa era blindata e limitata ai soli banchi alimentari, e che ieri è tornata a mescolarsi a quelli di abbigliamento e di fiori. Però lì qualcosa è andato storto.

«Non ho parole – ha commentato Alfonso Cristina, titolare di un banco di pesce fresco – i vigili hanno preso il mio nome e forse mi faranno la multa. Al supermercato il pesce è scoperto se c’è il distanziatore, mentre io, all’aria aperta, devo avere sia distanziatore che vetro, che non rende visibili i miei prodotti. Spero che a vigere sia il buonsenso».

Elena Sacchelli