REDAZIONE SARZANA

Sarzana è stata città dei fiumi Lo raccontano gli antichi pozzi

Il nuovo convegno di studio annunciato da Egidio Banti nel corso di quello dedicato all’archeologia medievale

Si è svolto in municipio a Sarzana il convegno promosso dal centro di cultura e formazione “Niccolò V” sui temi dell’archeologia medievale, a partire dalle ultime ricerche sulla fornace medievale per la preparazione delle campane ritrovata sotto la pieve di Sant’Andrea. Numerosi i temi trattati dalle due relatrici, Maria Silvia Lusuardi, docente di archeologia medievale all’Università cattolica del Sacro Cuore, ed Elisa Del Galdo, autrice di una tesi di laurea e di ricerche sulla pieve di Sant’Andrea. Il dibattito si è articolato su alcuni argomenti tra i quali il rapporto tra due “pievi” vicine tra loro, come erano quella di San Basilio (poi cattedrale di Santa Maria) e di Sant’Andrea, sulla topografia antica di Sarzana e sull’eredità della città romana di Luni.

Proprio in relazione alla topografia antica, il presidente del centro “Niccolò V” Egidio Banti ha annunciato alcune iniziative ulteriori di ricerca e di dibattito, tra cui quella su “Sarzana città dei fiumi”. Il nucleo antico di Sarzana sorgeva tra due corsi d’acqua, entrambi diversi dagli attuali: il torrente Calcandola e il fiume Magra. Se per la Calcandola è abbastanza facile individuare il corso antico, nell’attuale piazza Matteotti, più difficile è comprendere come scorresse il fiume. Esso però doveva essere molto più vicino di oggi alla città, una cui parte probabilmente sorse sulle antiche falde fluviali. Banti ha annunciato un convegno incentrato sulla presenza, anche oggi, di numerosi pozzi nei cortili di case del centro cittadino, lungo l’asse piazza Luni - via Landinelli e via Mazzini, che testimoniano la sussistenza di depositi idrici. Sarà coinvolto, tra gli altri, l’architetto Roberto Ghelfi, studioso di storia urbanistica del territorio.