Salta la pietra d’inciampo per Rino Andreani

Il pentastellato Pucci: "Prima hanno tentato di farmi ritirare la mozione, poi la bocciatura". Con lui ha votato a favore Capri di “Alternativa“

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Il consiglio comunale di Vezzano a maggioranza si astiene sulla mozione per la posa di una pietra d’inciampo alla memoria di Rino Andreani proposta dal consigliere del Movimento 5 stelle Tiziano Pucci: "Una iniziativa di pace, di riflessione, di etica e umanità è stata strumentalizzata dalla politica ed è diventata divisiva" ha commentato Pucci, dopo quanto accaduto in consiglio comunale venerdì sera dove la mozione era all’ordine del giorno. Si trattava di una iniziativa che avrebbe portato al posizionamento di un’altra pietra d’inciampo che si univa alle altre, ricordi indelebili delle vittime degli orrori della seconda guerra mondiale. Un gesto di cui il Comune di Vezzano è stato con orgoglio uno dei promotori nella provincia, con la posa, già realizzata, di una decina di pietre visibili a terra sia nel capoluogo che nella frazione di Valeriano affinché mantengano viva la memoria dei protagonisti e delle vittime della guerra, proprio davanti alle cade dove abitarono.

Ma su Andreani deportato nel campo di concentramento di Norimberga, le cose sono andate diversamente: la votazione si è svolta con l’astensione di dieci consiglieri su dodici. La maggioranza si è astenuta in blocco: il sindaco Massimo Bertoni. il vicesindaco Simone Regoli, le altre componenti della giunta Nadia Lombardi, Ilenia Orlandi, Sabrina Flotta, e anche i consiglieri Roberto Maldini, Daniele Tintori, Cristina Garbini, ma anche tra i banchi dell’opposizione i leghisti Jacopo Ruggia e Carlo Tangerini. Unici voti a favore il proponente Tiziano Pucci del MoVimento 5 Stelle e Simone Capri rappresentante di Alternativa per Vezzano.

"Incomprensibile la convocazione della commissione prima del consiglio per la discussione della mia mozione e patetiche le pressioni nella stessa per far ritirare la mia mozione – dice amareggiato Tiziano Pucci (in foto) – assurde le motivazioni in aula disquisendo di regolamenti, di modi e di tempi per motivare la loro astensione, attaccando la mia persona incuranti del ricordo della memoria di tutti i deportati ed in particolare di Rino Andreani al quale questa comunità deve rendere omaggio. Le buone idee non sono né di destra né di sinistra, amano ripetere, ma poi di fronte alla votazione di una mozione per ricordare un deportato si arriva all’astensione da parte di 10 componenti del Consiglio Comunale di cui 8 della maggioranza e 2 di minoranza. Mai avremmo pensato che dopo 75 anni dall’apertura dei cancelli di Auschwitz si arrivasse a tanto. A questo punto non so se e come sarà posta la Pietra d’Inciampo in ricordo di Rino, ma so che con questa votazione hanno voltato le spalle ad un ricordo doveroso e giusto per un nostro Vezzanese e per tutti i deportati".