Rissa in piazza Caccia aperta ai responsabili

Ha rischiato di perdere la mano sinistra il giovane sarzanese, rimasto coinvolto nella rissa scoppiata l’altra notte in piazza Garibaldi. Il venticinquenne è tornato nella sua abitazione in centro città dopo il ricovero all’ospedale Sant’Andrea di Spezia, è ancora fortemente scosso e comprensibilmente turbato per l’incredibile disavventura che lo ha visto coinvolto, soltanto per aver tentato di difendere un amico della sua compagnia in una situazione improvvisamente degenerata. Ma la sua generosità è stata ricambiata con un colpo inferto con una grossa arma da taglio che per fortuna il ragazzo (di professione operaio e conosciuto per il suo atteggiamento molto educato) ha visto partire riparandosi così con il braccio a una distanza ravvicinata dall’aggressore. La forza del fendente è stata quindi in qualche modo attenuata ma ha causato una profonda ferita tanto che sul principio si era temuto che potesse perdere l’arto.

Una notte dunque che poteva trasformarsi in tragedia e che ha lasciato sbigottita la città riaprendo la discussione sui tanti episodi che si stanno verificando. Sul gravissimo episodio che ha vinso la presenza di almeno una quindicina di persone stanno indagando i carabinieri della compagnia di Sarzana diretti dal capitano Luca Panfilo intervenuti già l’altra notte insieme alla Pubblica Assistenza. I militari hanno preso visione delle immagini registrate dalle videocamere installate in piazza Garibaldi e starebbero già identificando alcuni partecipanti al violento episodio. Non è la prima che la centralissima piazza Garibaldi e l’area limitrofa dei giardini si trasformano in un terreno di guerra tra ragazzi anche se dopo la scazzottata avvenuta la scorsa estate, per altro ripresa dai telefonini degli spettatori e poi pubblicata nella rete, anche grazie al costante controllo da parte delle forze dell’ordine la situazione si era tranquillizzata. Fino all’altra notte.

m.m.