REDAZIONE SARZANA

Per i senza dimora Nasce via Casa Comunale, la strada che non c’è

Consentirà di iscrivere all’anagrafe anche persone senza tetto.

Per i senza dimora Nasce via Casa Comunale, la strada che non c’è

Via Casa Comunale: istituita ad Arcola la strada che non c’è per gli abitanti che non sono tali, ma si trovano sul territorio comunale per la maggior parte del loro tempo. La giunta ha deliberato l’istituzione di una strada ’virtuale’, ossia non esistente ma utile per l’iscrizione anagrafica delle persone senza fissa dimora, col nome convenzionale di “via Casa Comunale”.

La persona senza fissa dimora viene definita, ai fini anagrafici, come "colui che non ha in alcun comune quella dimora abituale che costituisce l’elemento necessario per l’accertamento della residenza (girovaghi, artisti delle imprese spettacoli viaggianti, commercianti e artigiani ambulanti)". Per tali persone, dunque, viene stabilito di adottare il criterio dell’iscrizione anagrafica nel Comune in cui ricade il luogo dove abbiano la sede principale di affari e interessi.

"Il ricorso al criterio del ’domicilio’ per le persone senza dimora – dice la legge – assume la veste di un criterio in qualche modo residuale, non potendosi fare riferimento al concetto di ’dimora abituale’. L’iscrizione anagrafica nel Comune di domicilio sostiene gli interessi della persona senza dimora, conferendole la possibilità di iscriversi nell’anagrafe del Comune che possa essere considerato come quello cui più frequentemente fa capo, o quello in cui ha dei parenti, un centro di affari o un rappresentante, addirittura il solo recapito e che sia più facilmente raggiungibile per ottenere le certificazioni anagrafiche, la pensione, l’assistenza sanitaria e la fruizione dei servizi sociali".

Ci sono inoltre particolari situazioni di disagio a cui questa misura viene incontro, perché ci sono eventi che determinano la perdita della casa e delle condizioni minime per il soddisfacimento dei bisogni primari. Nella “Via Casa Comunale”, vengono infatti iscritte anche le persone senza tetto.

Cristina Guala