ELENA SACCHELLI
Cronaca

Battaglia legale sulla sosta, il Comune di Ameglia rivuole i parcheggi

Respinto il ricorso al Consiglio di Stato per l’annullamento dell’ordinanza del Tar. In ballo il futuro delle aree gestite dalla Marinella Spa a Bocca di Magra

Le aree di sosta a Bocca di Magra al centro della contesta

Le aree di sosta a Bocca di Magra al centro della contesta

Ameglia (La Spezia), 8 giugno 2024 – L’udienza di merito resta fissata per il prossimo 4 ottobre, ma il Comune di Ameglia intenzionato a riprendere possesso delle aree adibite a parcheggio situate a Bocca di Magra, l’altro giorno ha deciso di presentare appello cautelare al Consiglio di Stato per ottenere l’annullamento dell’ordinanza del Tar: in ballo l’area di piazza Santa Croce e piazza XX Settembre, che dall’inizio del mese di giugno hanno iniziato ad essere gestite dalla Marinella spa, proprietaria delle aree. Una situazione annosa quella che riguarda le aree che sin dagli anni ‘70 e fino a sabato scorso erano state sempre gestite dal Comune e adibite a parcheggio pubblico gratuito, inizialmente con uso regolato da diversi contratti di comodato d’uso gratuito in cui la Marinella riconosceva al Comune l’utilizzo esclusivo delle aree per tutto il periodo estivo: a seguito della sentenza del Tar ligure dello scorso 27 maggio (che aveva accolto la sospensione cautelare presentata dai legali della Marinella, che si erano opposti all’acquisizione sanante delle aree deliberata dal consiglio comunale di Ameglia lo scorso 18 aprile) erano rientrate in possesso della proprietà. La Marinella da qualche tempo aveva manifestato la volontà di gestire le aree in prima persona, decidendo poi di mettere i parcheggi a pagamento. Pur avendo manifestato la disponibilità a garantire la gratuità degli stalli per i residenti della frazione, la Marinella ha introdotto la soluzione temporanea della tariffa giornaliero a 6 euro, sino a che i parchimetri attualmente fuori uso, non rientreranno in funzione.

Da qui la decisione del Comune di Ameglia di appellarsi al Consiglio di Stato avvalendosi dei legali Roberto Damonte e Nadia Podestà che hanno presentato un corposo documento composto da ben 26 pagine di argomentazione per richiedere una misura cautelare monocratica facendo leva sul fatto che "proprio all’inizio della stagione estiva e senza alcun preavviso rispetto a una situazione consolidata negli anni, la collettività si è vista modificare l’uso delle aree a parcheggio, senza avere alcuna soluzione alternativa e con l’unica prospettiva di non poter più continuare a posteggiare, fatto salvo il pagamento della tariffa giornaliera e senza la garanzia di trovare stalli liberi". Argomentazioni che evidentemente non hanno convinto il presidente Gerardo Mastandrea che proprio ieri ha respinto l’istanza di concessione di misure cautelari monocratiche e ha fissato, per la trattazione dell’appello cautelare in sede collegiale, la camera di consiglio del prossimo 20 giugno.