GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Oltre duecento in piazza del Comune per dire "no" alla violenza sulle donne

In piazza del Comune si è svolto un flash mob per ricordare le donne vittime di femminicidio e dire basta alla violenza di genere. Per un argomento che tocca direttamente anche il territorio: oltre 400 donne si sono rivolte al Centro La Nara dopo aver subito violenze, in questo 2023

Un momento della manifestazione a Prato (Foto Attalmi)

Un momento della manifestazione a Prato (Foto Attalmi)

Prato, 23 novembre 2023 - Oltre duecento persone si sono ritrovate in piazza del Comune per ricordare Giulia Cecchettin e le altre donne vittime di femminicidio, dicendo "basta" alle violenze. Questi i riscontri del flash mob svoltosi poche ore fa davanti al municipio, per un evento tramite il quale anche Prato ha voluto mandare un messaggio ideale volto al contrasto della violenza di genere.

Per una problematica che interessa direttamente anche il territorio: senza bisogno di dover tornare alle vicende di Elisa Amato e Claudia Corrieri, secondo il Centro Antiviolenza La Nara il numero di donne che compongono ancora oggi il numero anti-violenza per chiedere aiuto è in costante aumento. “In questi primi undici mesi dell'anno abbiamo già superato quota 400 richieste – ha anticipato Francesca Ranaldi, presidente del Centro – sicuramente, negli ultimi lustri la tendenza a denunciare gli episodi di minacce o percosse è cresciuta e ciò anche grazie ad una maggior consapevolezza. Ma il problema resta”.

Anche il sindaco Matteo Biffoni, presente al flash mob, ha posto l'accento sulla questione, ricordando proprio Amato e Corrieri. “Un vero e proprio bollettino di guerra – le sue parole – dopo Elisa, dopo Claudia, cos'altro dobbiamo dirci? Abbiamo bisogno di riferimenti. Legiferare per aumentare le pene previste per i colpevoli, come talvolta è avvenuto, rappresenta a mio avviso solo una parte della soluzione. Serve un passo avanti sul piano culturale ed educativo, bisogna chiedere al legislatore di cambiare il paradigma con cui affrontare il fenomeno”. Dopo l'introduzione, sono stati letti i nomi delle 106 donne uccise in questo 2023.

A leggerli, oltre ad esponenti del mondo associazionistico e politico di Prato e provincia, c'erano anche i giovanissimi del Mezzana, portati in piazza dagli allenatori della scuola calcio. “Lo abbiamo fatto, d'intesa con le famiglie dei nostri giovani tesserati, per sensibilizzarli fin da piccoli – ha spiegato Elia Falasca, tecnico del club – perché pensiamo che anche lo sport possa e debba fare la propria parte, su un argomento delicato come questo”. E al termine della declamazione dell'ultimo nome, un lungo applauso da parte dei presenti. “Fate sentire la vostra voce, abbiamo bisogno di voi – l'appello dell'assessore alle pari opportunità Ilaria Santi - sempre e tutti i giorni”.