
Un controllo ai contatori del gas (foto di repertorio)
Sarzana, 8 dicembre 2021 - "Da dieci giorni non possiamo lavarci né cucinare. Eni ci ha chiuso il contatore da remoto il 25 novembre perché il precedente inquilino, a cui risulta tutt’oggi intestata l’utenza, ha maturato una morosità di 1.500 euro nei loro confronti. Non sappiamo quando ce lo riattiveranno". Questo lo sfogo di Carolina Dani che, dopo aver contattato telefonicamente e via Pec Eni, ripetutamente e con cadenza settimanale da inizio estate ad oggi, con l’intento di fare la voltura del gas a proprio nome, senza esito positivo, alcuni giorni fa si è vista tagliare di sana pianta e senza preavviso il gas dalla propria abitazione.
Una situazione spiacevole, senz’altro acuita dal freddo di questi giorni, che sta costringendo le due inquiline residenti in via Ghiarettolo, a Sarzana, a farsi la doccia altrove e a "scroccare pasti caldi" un po’ dove capita da più di una settimana e chissà ancora per quanto. La vicenda ha dell’incredibile se si pensa che le due ragazze avevano tentato di risolvere la questione già 6 mesi fa, senza però riuscire a arrivare fino in fondo. Ma andiamo per ordine. Carolina ci ha spiegato che in estate il gas ovviamente funzionava, ma lei e Giulia -le residenti dell’abitazione- non sapevano a chi fosse intestato, così hanno subito iniziato a contattare Enigas, chiedendo di poter fare la voltura a proprio nome. Qui sorge il primo problema: Eni non vedeva il contatore tra le proprie utenze. Carolina allora si rivolge a Spigas, dove trova un operatore molto gentile che spiega alla ragazza che il disguido poteva essere sorto quando, durante una sostituzione di contatori, alcuni codici di migrazione erano andati persi. Tuttavia, all’operatore risultava che il contatore in questione fosse competenza di Eni, così inviò lui stesso un sollecito alla società per cercare di accelerare le tempistiche. "Noi non abbiamo colpa né per quanto riguarda la morosità del precedente inquilino, ne per l’errore tecnico poi ammesso dal gestore del servizio durante le innumerevoli telefonate che gli abbiamo fatto. È dicembre e oltre a un danno morale, stiamo subendo un danno economico perché questa situazione ci sta costringendo a mangiare spesso fuori vista l’impossibilità di poter cucinare a casa".
La speranza di Carolina, che non intende pagare morosità altrui, ma soltanto ciò che deve, è che entro Natale si possa sbloccare la situazione. Ma l’unico documento inoltratole da Eni, di cui riportiamo un estratto, risale solo al 2 dicembre e non è del tutto rassicurante. "Il 25 novembre abbiamo provveduto a richiedere una risoluzione contrattuale per il contratto di somministrazione gas in essere con Eni gas e luce, la cui data è prevista per il 13 dicembre. Non è possibile accogliere la sua richiesta di anticipare le tempistiche poiché bisogna attendere il completamento da parte del distributore locale". Il 13 dicembre quindi il vecchio contratto sarà finalmente risolto, ma quanto dovranno aspettare Carolina e Giulia per vedersi finalmente riallacciato il gas?