Mascherine non a norma di legge Multate anche alcune farmacie

Sequestrate 6500 cover per telefoni un una rivendita risultata abusiva all’interno di un centro commerciale

Sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza della compagnia di Sarzana 11.600 prodotti ritenuti non in regola con la normativa europea ed italiana per un valore di oltre 83 mila euro. Sotto sequestro inoltre centinaia di mascherine sanitaria trovate in alcune farmacie della zona anch’esse non in regola che a seguito dell’intervento delle Fiamme Gialle hanno pagato sanzioni e successivamente regolarizzato i prodotti. Altre multe salate che vanno dai 9mila ai 18mila euro sono state invece elevate a 5 imprese operanti sul territorio sarzanese, in una è stato scoperto anche un lavoratore in nero e in questo caso l’attività è stata sospesa.

Nei giorni scorsi da parte dei militari della Finanza, coordinati dal comandante della compagnia, il capitano Salvatore Canciello, è stato infatti effettuato un pattugliamento del territorio per individuare le attività che operano in contrasto con le norme comunitarie, nazionali e in violazione ai codici dei consumi. Controlli che hanno interessato anche le farmacie dove sono state appunto trovate centinaia di mascherine anti covid in vendita che non sono risultate regolamentari.

Inoltre sono state individuate 5 imprese, alcune prive di autorizzazione al commercio altre non curanti delle normative poste alla sicurezza dei clienti, mettevano in vendita migliaia di prodotti irregolari. In modo particolare è finito in grossi guai il titolare di origine pakistana che gestiva un’attività in modo completamente abusivo all’interno di un grosso centro commerciale della provincia. I militari hanno trovato durante una perquisizione e sequestrate 6.500 cover abusive, per un valore complessivo di 52.200 euro . Al termine di un controllo ancora più scrupoloso è anche emerso che la ditta stava impiegando un dipendente che è risultato completamente in nero. In questo caso l’attività è stata sospesa e il titolare segnalato alla Camera di commercio della Spezia con una sanzione amministrativa che va da 5mila a 15mila euro.

Da parte del comando provinciale della Guardia di Finanza che ha disposto l’operazione si fa rilevare che l’intervento si inquadra nel più ampio contesto del made in Italy, del contrasto alla pratiche commerciali illegali. Ma anche alla sicurezza dei prodotti volti a garantire il corretto funzionamento del mercato e alla valorizzazione dei prodotti sicuri in linea con gli standard di commercializzazione europei. Infine alla tutela dei commercianti che operano correttamente e alla salvaguardia dello stesso consumatore finale.