ELENA SACCHELLI
Cronaca

Analisi Arpal, mare sporco a Marinella e Corniglia: balneazione vietata in due tratti

Alla foce del Parmignola è stata rilevata la presenza di escherichia coli ed enterococchi intestinali. Alle Cinque Terre problemi creati dalla rottura di un tubo di scarico

Un divieto di balneazione in una immagine di archivio

Un divieto di balneazione in una immagine di archivio

Sarzana (La Spezia), 19 maggio 2024 –  Limiti «non conformi» per inquinamento a Marinella, nel tratto della foce del Parmignola. Questo è ciò che è emerso dagli ultimi campionamenti effettuati da Arpal questa settimana. Delle 84 località analizzate a livello provinciale attraverso l’analisi delle acque, soltanto il tratto specifico di Marinella – che negli ultimi quattro anni aveva sempre avuto la classificazione di «eccellente» sarà di fatto non balneabile fino a nuovi rilevamenti – oltre alla località Scalo di Corniglia, che già in precedenza aveva una classificazione «sufficiente».

Per legge, dal momento che dai campionamenti effettuati sono start rilevati valori di escherichia coli ed enterococchi intestinali – entrambi indicatori di contaminazione fecale - superiori al limite previsto, ovvero di 200 mpn/100 ml per gli Enterococchi intestinali e di 500 mpn/100 ml per gli Escherichia coli, dovrà quindi scattare il divieto di balneazione sino a nuovo ordine. Da noi contattato l’assessore al demanio Luca Ponzanelli ha assicurato di aver già preso contatti con Arpal per approfondire i dettagli di una situazione che ricordiamo essere circoscritta al solo tratto della foce del torrente Parmignola e non all’intero litorale di Marinella.

«Negli ultimi anni le acque del nostro litorale sono state sempre classificate come eccellenti - ha chiarito l’assessore Luca Ponzanelli – quindi da lunedì gli uffici saranno al lavoro per entrare a conoscenza di tutti i dettagli del caso e delle cause che hanno determinato il verificarsi di questo episodio. L’auspicio è che si tratti di un caso isolato e che si possa risolvere nel minor tempo possibile». Per quanto riguarda invece la situazione già nota da tempo dello Scalo di Corniglia continua vigerere l’ordinanza di divieto di balneazione emessa dal primo cittadino di Vernazza alcuni mesi fa e venutasi a creare per via della rottura del tubo di scarico posizionato a una profondità di 3 metri dal livello dell’acqua.

Emessa, sempre a Vernazza una seconda ordinanza che rende di fatto non balneabile anche la località Tagliata. «Ci è stata recentemente segnalata la rottura di una tubazione fognaria – ha spiegato il sindaco di Vernazza Francesco Villa – e sin da subito mi sono adoperato per interfacciarmi con Acam e Arpal, a cui ho chiesto di effettuare un campionamento. Siccome che le tempistiche non sono immediate abbiamo deciso di emettere un’ordinanza che sancisce il divieto di balneazione in località Tagliata a scopo preventivo e in attesa degli opportuni rilevamenti».