REDAZIONE SARZANA

Lavori conclusi a Bocca di Magra E giro di vite sull’accesso alla ztl

L’obbiettivo è garantire la sicurezza lungo via Fabbricotti e evitare danni alla nuova pavimentazione. Alla cerimonia presenti quattro generazioni della famiglia Cantarelli che ha fornito i materiali in pietra

La nuova pavimentazione è stata completata ma per preservarla dal peso dei mezzi che usufruivano con troppa libertà del tratto finale di Bocca di Magra il Comune di Ameglia ha modificato anche gli accessi alla zona a traffico limitato. Il varco elettronico su via Fabbricotti, la strada che attraversa la frazione per poi arrivare al porticciolo turistico, resterà acceso 24 ore con finestre di qualche ora nel corso della giornata e permessi garantiti ai residenti e operatori commerciali che dovranno motivare l’ingresso per scaricare materiale soprattutto per ristoranti e alberghi nella zona. E comunque le operazioni saranno consentite per un massimo di 30 minuti.

Il rifacimento di via Fabbricotti, ormai logorata dal tempo e tappezzata di "rammendi" decisamente poco eleganti per l’area, è stata possibile grazie a un finanziamento stanziato da Regione Liguria che ha dirottato alla foce del fiume un contributo del Dipartimento di Protezione Civile a seguito della violenta mareggiata di fine ottobre 2018 che aveva lasciato ferite profonde a Bocca di Magra e in particolare nella zona terminale. Un sostegno di 350 mila euro che però ha stentato a decollare e proprio in extremis è stato potuto utilizzare. Infatti il cantiere avrebbe dovuto essere aperto entro il 31 dicembre e il contratto definitivo con l’azienda Vielle Scavi di Noceto è stato firmato il 30 dicembre. Infatti il finanziamento era stato ottenuto dalla precedente amministrazione comunale che aveva affidato la progettazione all’ingegnere Giuseppe Sciacca ma il progetto preliminare non è stato approvato per mancanza di copertura essendo risultata la spesa finale superiore ai 350 mila euro.

"Abbiamo stralciato il progetto – ha spiegato il sindaco Umberto Galazzo – suddividendolo in due fasi proprio per potere utilizzare il finanziamento regionale che altrimenti sarebbe andato perduto. Non è stato un cantiere semplice anche se le operazioni si sono concluse nel pieno rispetto del cronoprogramma, anzi in anticipo, pur apportando alcune modifiche per rendere la struttura maggiormente impermeabile. Per il secondo lotto cercheremo ulteriori finanzamenti per integrare i fondi comunali".

Sulla passeggiata di 160 metri, per una superficie di 1.700 metri quadrati, è stata posata la porfiroide italiana mantenendo la striscia centrale di caratteristici mattoni. Il materiale è stato fornito dalla ditta Marmi Cantarelli di Massa che per l’occasione ha voluto essere presente alla presentazione dei lavori con tutte le generazioni famigliari: dal fondatore Silvano al figlio Mauro quindi il nipote Alessandro e Gabriele il piccolo pronipote. Per il Comune erano presenti gli assessori Raffaella Fontana e Marzia Ratti e Pinuccia Cupido consigliere e referente per il borgo marinaro.

Massimo Merluzzi