L’affondo sul piano urbanistico: "L’intervento della Regione conferma l’inadeguatezza"

Alessio Binetti, dirigente provinciale di FdI, torna ad attaccare l’amministrazione di centrosinistra "Vetusto e carente, manca coerenza con il piano territoriale di coordinamento paesaggistico".

L’affondo sul piano urbanistico: "L’intervento della Regione conferma l’inadeguatezza"

L’affondo sul piano urbanistico: "L’intervento della Regione conferma l’inadeguatezza"

"Piano vetusto e carente, lo avevamo detto". All’indomani dell’intervento sul Puc da parte della Regione Liguria, Alessio Binetti, dirigente provinciale di Fratelli d’italia, torna a parlare del piano urbanistico comunale di Arcola, portato ai voti il 9 maggio scorso ma entrato subito al centro di molte polemiche, anche per le osservazioni allo stesso piano condotte dal Pd arcolano, la cui maggioranza consiliare era la stessa che lo aveva approvato.

"La valutazione ambientale strategica di Regione Liguria relativa al nuovo piano urbanistico del Comune di Arcola proposta dall’amministrazione Paganini rileva criticità diffuse confermando quanto esposto da Fdi e da tutta l’opposizione che ha sempre sottolineato l’inadeguatezza di questo piano", così afferma Alessio Binetti che risponde anche alla consigliera Carmela Bianchini la quale, a fronte delle polemiche sul Puc, aveva fatto il punto sui successi raggiunti dall’amministrazione: "Il tentativo della consigliera di spostare l’attenzione su altri argomenti non cancella l’inadeguatezza dell’attuale amministrazione, impegnata a distribuire patenti di idoneità anziché dare risposte ai cittadini; la libertà di pensiero e di espressione è sancita dalla Costituzione e l’essere un ex consigliere comunale non limita il diritto".

Binetti entra nel dettaglio del documento redatto dalla direzione generale territorio: "Regione Liguria in particolare sottolinea la vetustà del Puc, le carenze degli ambiti del piano in relazione al regolamento regionale 2 del 2017 sottolineandone anche le ripercussioni sugli aspetti previsionali, i contenuti relativi al carico urbanistico, la mancata coerenza con il Piano Territoriale di Coordinamento paesaggistico, le derivazioni idriche, i pozzi e le relative aree di rispetto, il rapporto tra aree edificabili e aree industriali, il consumo di suolo nella piana alluvionale, gli aspetti idro-geomorfologici, questi ultimi definiti addirittura in alcuni casi aleatori". Criticità che sono già datate, prosegue Binetti: "Che confermano quanto emerse in fase di consultazione nel 2012, dodici anni fa, periodo nel quale le amministrazioni di sinistra non sono state in grado di accogliere i suggerimenti arrivati da Regione Liguria e hanno ritenuto di procedere come se nulla fosse". Conclude l’esponente di Fratelli d’Italia: "L’amministrazione si assuma la responsabilità di questo situazione di stallo diretta conseguenza dell’adozione del regime di salvaguardia. Le elezioni sono alle porte e i cittadini sapranno ben valutare l’operato di questa amministrazione".

Cristina Guala