REDAZIONE SARZANA

La tac mobile al San Bartolomeo: "Chiediamo di renderla permanente. Ma la Regione non ci ha ascoltati"

Secondo il consigliere dem Natale sarebbe essenziale per lo smaltimento delle infinite liste d’attesa. Focus anche sugli interventi chirurgici programmati: "La sospensione doveva essere temporanea".

La tac mobile al San Bartolomeo: "Chiediamo di renderla permanente. Ma la Regione non ci ha ascoltati"

A partire dallo scorso lunedì, una tac mobile che per le prossime 19 settimane dovrà essere utilizzata sui pazienti utenti non ricoverati al Sant’Andrea che necessitano dell’esame diagnostico è stata installata nell’area adiacente il pronto soccorso dell’ospedale San Bartolomeo di Sarzana. La soluzione temporanea è stata adottata dalla direzione di Asl 5 per evitare l’allungarsi delle liste d’attesa dal momento che, prima di installare la nuova tac all’ospedale Sant’Andrea (acquistata con i fondi del Pnrr e di cui l’azienda sanitaria locale dispone già da mesi) sono necessari lavori edili nel reparto di Radiologia del nosocomio spezzino.

"Mantenere la tac mobile a Sarzana anche dopo il ritorno all’operatività di Radiologia al Sant’Andrea avrebbe permesso di favorire lo smaltimento delle infinite liste d’attesa di Asl5 – è intervenuto ieri il consigliere e segretario regionale del Pd Davide Natale –. Peccato la nostra proposta non sia neanche stata presa in considerazione dal consiglio regionale a trazione totiana, che si conferma ancora una volta allergico alla sanità pubblica". Stando ai dati fornitici dal consigliere regionale dem, in Asl 5, sarebbero infatti 227 i giorni da attendere prima di poter effettuare una risonanza magnetica e 115 quelli da aspettare prima di potersi sottoporre a una tac.

"La nostra proposta poteva essere una mossa, per quanto d’emergenza e temporanea, per provare ad aggredire i tempi di attesa che nessuna delle ricette millantate dalla giunta Toti è riuscita a risolvere in otto anni di governo della Liguria – ha proseguito Davide Natale –. Nei prossimi giorni depositerò un’interrogazione anche per conoscere i tempi entro cui riprenderanno gli interventi chirurgici al San Bartolomeo di Sarzana. Sospensione che doveva durare solo poche settimane, e che invece si sta protraendo nel tempo con pesanti ricadute sui pazienti".

Obiettivo del consigliere Natale è capire quale sia la vera motivazione della mancata ripresa degli interventi programmati. Forse l’appurata carenza di personale? La mancanza di rianimatori? O magari le esigenze organizzative dei reparti? "Ci aspettiamo chiarezza anche sulla tempistica di pubblicazione dei bandi per la copertura dei posti dei primari, la dottoressa Stefania Artioli e il dottor Enrico Conti, dovuti ai pensionamenti avvenuti a fine anno, la cui copertura è indispensabile per migliorare l’organizzazione ospedaliera. Sembra che ogni volta in cui si parla di potenziare il San Bartolomeo, l’ospedale sarzanese perda un nuovo pezzo".

Elena Sacchelli