La resa dei conti nel Pd Il segretario Vico Ricci annuncia le dimissioni Lunedì l’assemblea

L’accusa alle formazioni civiche del candidato sindaco Renzo Guccinelli "Si è assistito a uno spostamento dei voti dal partito verso queste liste".

La resa dei conti nel Pd  Il segretario Vico Ricci  annuncia le dimissioni  Lunedì l’assemblea

La resa dei conti nel Pd Il segretario Vico Ricci annuncia le dimissioni Lunedì l’assemblea

di Elena Sacchelli

Scatta la resa dei conti tra gli sconfitti alle elezioni comunali di domenica e lunedì a Sarzana. Rosolino Vico Ricci, durante la segreteria del Pd cittadino che ha avuto luogo ieri sera nella sede di piazza Matteotti, ha annunciato la volontà di dimettersi dalla carica di segretario del partito. Una scelta che Ricci (neoeletto consigliere di opposizione in quota Pd con 103 preferenze) ha reso noto ai vertici dem due giorni dopo l’esito delle elezioni comunali che oltre a sancire la vittoria al primo turno di Cristina Ponzanelli e della coalizione di centrodestra con il 53,9% dei voti, hanno anche ridimensionato le preferenze ottenute dai democratici, che è crollato al 13 per cento, dato decisamente più basso rispetto alle politiche di settembre oltre che rispetto alle comunali, anche quelle perse, del 2018.

L’assemblea del Pd si svolgerà nella giornata di lunedì e solo allora si saprà se Vico Ricci confermerà l’annunciata decisione di lasciare la guida del partito. Nella giornata di ieri lo stesso segretario, in una lunga nota scritta, ha espresso le sue valutazioni in relazione all’ultima tornata elettorale leggendole, senza mezzi termini, come una sconfitta: quello del Pd è stato "un esito molto negativo". E se le liste civiche a sostegno di Cristina Ponzanelli hanno fatto la differenza, portando alla coalizione una il 19,1 per cento dei voti e l’altra il 3,4, le liste civiche del candidato Guccinelli non avrebbero dato il risultato sperato. "Si è assistito ad uno spostamento dei voti tradizionali del Pd (sempre, da anni, attorno al 26 – 27 per cento) verso le liste del candidato sindaco – ha sostenuto Vico Ricci –. Si è così verificato un deficit di rafforzamento dello sperato effetto della notorietà del candidato stesso e del suo radicamento in città". E questo, a detta del segretario del Pd, è stato "un errore di valutazione grave da parte dei vari componenti della coalizione, Pd compreso, che ha portato alla sconfitta elettorale".

Tra le ragioni della sconfitta vien indicata anche la difficoltà dei partiti tradizionali ad entrare in sintonia con ampi strati di popolazione e la conseguente poca incisività nel riuscire a trasmettere visioni di città e di ambienti di vita alternativi a quelli veicolati dalla destra che invece sarebbero tesi "a fare piccoli interventi qua e là, che salvano le apparenze e premiano il sindaco in carica". Obiettivo prioritario del Pd è quindi ora quello di rivedere il suo assetto dirigenziale, i contenuti ed i modelli del fare politica ripartendo dalle primarie di febbraio e coinvolgendo non solo gli iscritti, ma anche i simpatizzanti.

"Grazie a tutti gli elettori Pd che continueremo a rappresentare a Sarzana con il nostro ruolo di opposizione – ha concluso Vico Ricci –. Lavoreremo per rilanciare il Partito democratico e portarlo subito, sin dalle elezioni europee del prossimo anno, alle condizioni numeriche precedenti e oltre. Siamo consapevoli che la centralità in politica è dei partiti e nella loro gestione democratica e partecipata e, per questo, continueremo rinnovandoci come abbiamo saputo fare di recente anche a livello nazionale".