"L’amministrazione si è genuflessa Ha ceduto al diktat della società"

Nel mirino del Pd il collegamento finanziario inscindibile tra il progetto pubblico Pinqua e quello privato

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SARZANA

La posizione del Partito democratico di Sarzana resta quella espressa oltre un anno fa: il Pinqua, il Progetto innovativo per la qualità dell’abitare di iniziativa pubblica, di fatto fa da ’volano’ al Progetto di rigenerazione urbana di iniziativa privata della Marinella spa e questa non è buona cosa. Alla vigilia del consiglio comunale di stasera alle 20, chiamato a votare l’adozione dello strumento urbanistico in variante al Piano regolatore generale, i dem tornano alla carica, accusando l’amministrazione di aver di fatto taciuto per due anni anni l’esistenza del Progetto di rigenerazione, tirandolo fuori a pochi giorni dalla seduta. Risultato: "Il consiglio non ha avuto modo di esaminare compiutamente il pesante fascicolo del progetto, che di fatto è stato già approvato con la deliberazione di approvazione del Pinqua, dato che i due progetti risultano strumentalmente legati dal quadro economico finanziario". Un timido tentativo di svincolare il Pinqua dal progetto privato c’era stato nella prima proposta di approvazione del Pinqua, quando ancora sarebbe stato possibile pagare a Marinella spa in soldi contanti (1,9 milioni di euro in alternativa ai futuri oneri di urbanizzazione) gli edifici e i terreni che essa cederà al pubblico per l’attuazione del Programma innovativo, "ma il diktat di Marinella spa – scrive il Pd – ha imposto nuovamente quell’inscindibile legame fra i due piani e l’amministrazione si è genuflessa dinanzi al privato, arrivando ad affermare che ”il Pinqua è per definizione inserito nel più ampio progetto di rigenerazione urbana del borgo di Marinella”. Così non è".

Il Pd argomenta che "il Pinqua, finanziato con 15 milioni dal Ministero, ha tra i suoi obiettivi fondamentali la riqualificazione del patrimonio destinato all’abitare, l’assenza di nuovo consumo di suolo e il miglioramento dell’abitare con sviluppo dell’ inclusione sociale. Il Progetto privato della Marinella spa prevede invece una consistente nuova edificazione proprio nel borgo pari a circa 7700 mq, equivalenti a più di 24 mila metri cubi, tra cui, proprio di fronte al borgo storico, una casa di riposo di lusso di 5.500 mq (la superficie dell’Ipercoop per intenderci) e quindi prevede un nuovo e consistente consumo di suolo che non contribuisce di certo a un miglioramento dell’abitare dei sarzanesi né ad uno sviluppo dell’inclusione sociale". Secondo i dem "il comportamento dell’amministrazione è inqualificabile da ogni punto di vista; risulta evidente la sua soggezione al ricatto di Marinella spa, che fa capire che non venderà al Comune gli immobili necessari alla realizzazione del Pinqua se non le viene garantita l’approvazione di quel distinto progetto di nuova pesante edificazione privata a Marinella. Il Pinqua è un progetto di interesse pubblico e per l’acquisto degli immobili può avvalersi di altri strumenti a disposizione, come l’esproprio, e se si vogliono rispettare i tempi del Pinqua si può procedere con l’occupazione d’urgenza". In conclusione "non resta che pensare a precise scelte dell’amministrazione, incline a consentire che si usi un progetto di recupero più che condivisibile per dissimulare un’operazione speculativa che prevede un pesante consumo di suolo avvalendosi indirettamente di finanziamenti pubblici. E si perde così l’occasione per far sì che la proprietà operi un recupero di tutti quegli immobili storici oggi degradati al quale potrebbe davvero conseguire la rinascita del Borgo".

Anna Pucci

Elena Sacchelli